Il problema non è solo il lavoro. Anche gli schiavi avevano un lavoro. Il problema sono i salari“, afferma Jim Hightower. In effetti uno dei problemi che affligge maggiormente i lavoratori è lo stipendio che si rivela essere, il più delle volte, particolarmente basso. Lo sanno bene purtroppo le tante famiglie che, complice la crisi economica in atto, fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

Proprio in tale contesto giungono finalmente buone notizie per molti lavoratori che a partire dal mese di luglio 2023 potranno beneficiare di un bonus che contribuirà ad aumentare lo stipendio netto.

Questa agevolazione non dovrà essere richiesta, verrà bensì riconosciuta in automatico dai datori di lavoro in busta paga. Ecco come funziona.

Aumento in busta paga per i lavoratori con stipendi fino a 2.692 euro mensili

A partire dal mese di luglio 2023 i datori di lavoro dovranno riconoscere ai propri lavoratori un bonus direttamente in busta paga. Come ricordato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale con il messaggio numero 1932 del 24 maggio 2023:

“per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero contributivo di cui all’articolo 1, comma 281, della legge di Bilancio 2023, è aumentato di 4 punti percentuali, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima. Pertanto, alla luce della novella legislativa, per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, il descritto esonero contributivo è riconosciuto:

  • nella misura di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro;

  • nella misura di 7 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro”.

Le percentuali in questione sono date dallo sgravio contributivo del 4% introdotto dal decreto lavoro che si aggiunge al taglio del 2% o 3%. Quest’ultimo precedentemente introdotto con la Legge di Bilancio 2023.

Bonus in busta paga di luglio: è automatico, ecco dove si trova

I lavoratori aventi diritto non dovranno presentare alcuna domanda.

Il bonus verrà riconosciuto a partire da luglio direttamente in busta paga. Proprio quest’ultima è importante perché certifica in modo ufficiale il compenso e le ritenute effettuate dal datore a favore del lavoratore. Conosciuta anche come prospetto paga o cedolino, la busta paga è suddivisa in Testa e Corpo.

Nella prima parte sono riportati i dati della ditta, compresa la posizione Inps e Inail. Presenti anche i dati del dipendente, quali tipologia del rapporto di lavoro, data di assunzione, qualifica, sede di lavoro, mese di retribuzione, elementi del trattamento salariale e modalità di pagamento. Nel Corpo del cedolino, invece, sono indicate le voci riguardanti la retribuzione. Ovvero, elementi fissi della retribuzione, elementi variabili, trattenute fiscali e previdenziali.

Per ottenere la retribuzione netta bisogna sottrarre le detrazioni fiscali, previdenziali ed altre eventuali trattenute prevista dalla legge dallo stipendio lordo. Quest’ultimo comprende il salario base, oltre eventuali premi, commissioni ed emolumenti vari previsti dal contratto di lavoro. Entrando nei dettagli, tra le voci che costituiscono lo stipendio si annoverano la retribuzione lorda, contributi, imponibile fiscale, compenso al netto delle trattenute, eventuali bonus e stipendio netto pagato. Proprio tra le voci che costituiscono la retribuzione, quindi, si troverà il tanto atteso bonus di luglio.