Arriva un bonus aziende fino a 10.000 euro per quelle partite IVA che contribuiscono a ridurre l’utilizzo di prodotti in plastica che hanno negativo impatto sull’ambiente. A prevederlo è il decreto n. 196 del 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 novembre 2021 ed entrato in vigore il 14 gennaio 2022.

Il provvedimento contiene misure volte a prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e sulla salute umana. In dettaglio tali misure si applicano ai prodotti in plastica monouso (bicchieri, piatti, posate, cannucce, ecc), ai prodotti in plastica oxo-degradabile, nonché agli attrezzi da pesca contenenti plastica.

Il bonus aziende fino a 10.000 euro

Il bonus aziende fino a 10.000 si concretizza in un credito d’imposta. In dettaglio il decreto in commento stabilisce che al fine di promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso, è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta a tutte le imprese che acquistano e utilizzano prodotti della tipologia di quelli elencati nell’allegato, Parte A e  Parte  B, dello stesso decreto, che sono riutilizzabili o realizzati  in  materiale biodegradabile e compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.

Si tratta, ad esempio di tazze o bicchieri per bevande, inclusi i relativi tappi e coperchi; contenitori per alimenti; posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette); piatti; cannucce; agitatori per bevande; ecc.

Il contributo:

  • spetta nella misura del 20% delle spese sostenute e documentate per i citati acquisti
  • è riconosciuto fino all’importo massimo annuale di euro 10.000 per ciascun beneficiario
  • è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel Modello F24
  • non ha rilevanza fiscale.

I criteri e le modalità di attuazione del beneficio dovranno essere ancora definiti con apposito provvedimento da emanarsi, entro 60 giorni dal 14 gennaio 2022, a cura del Ministro della transizione ecologica di concerto con il Ministro dello sviluppo economico (MISE) e con il Ministro dell’economia e delle finanze MEF).

Il divieto di mettere sul mercato nuova produzione: le sanzioni applicabili

Dal 14 gennaio 2022 è entrato in vigore, inoltre, il divieto di immettere sul mercato i prodotti di plastica monouso elencati nella parte B dell’allegato al decreto in esame (posate, bicchieri, posate, ecc.).

La messa a disposizione sul mercato nazionale dei menzionati beni continua ad essere consentita fino all’esaurimento delle scorte, a condizione che possa esserne dimostrata l’immissione sul mercato in data antecedente al 14 gennaio 2022.

La violazione del divieto comporta l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 2.500 euro a 25.000 euro. La sanzione può essere il doppio del massimo (quindi, 50.000 euro) in caso di immissione di un quantitativo di prodotti del valore superiore al 10% del fatturato dell’impresa.

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