Salvo nuovi ripensamenti, il bonus facciate dovrebbe trovare conferma anche per le spese del 2022. Ciò che cambierebbe, rispetto alle spese 2020 e 2021, sarebbe la percentuale di detrazione.

Un taglio di non poco conto, che potrebbe indurre i proprietari di immobili ad accelerare i lavori in questi ultimi mesi dell’anno.

I requisiti attuali

Il bonus facciate, introdotto a decorrere dalle spese 2020 e prorogato a quelle del 2021, si concretizza in una detrazione fiscale da godere nella dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo (con possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito).

Spetta a fronte di lavori finalizzati al recupero della facciata esterna (visibile) di edifici esistenti alla data di inizio lavori. Il beneficio, tuttavia, scatta a condizione che l’immobile oggetto degli interventi sia situato in zona A o B del comune oppure in zone a queste dichiarate equipollenti. A questo proposito, ricordiamo che:

  • zona A include le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree  circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi
  • la zona B include le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 per cento (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore a 1,5 mc/mq.

Il pagamento dell’onere deve essere fatto con bonifico “parlante” (ossia quello da cui risultino: causale di versamento, codice fiscale del beneficiario del bonus, dati fiscali del beneficiario del bonifico).

Le novità per il bonus facciate 2022

Il testo della manovra di bilancio 2022 licenziato dal governo non include una proroga del bonus facciate al 2022. Tuttavia, un passo indietro sembra dovrebbe esserci.

Infatti, il testo, che ora approda in parlamento per la discussione e l’approvazione definitiva, dovrebbe, con un emendamento, prorogare il beneficio anche alle spese del prossimo anno.

Se ciò sarà fatto, tutto sarebbe confermato. Ciò che cambierebbe, invece, è la percentuale di detrazione. Un taglio del 30% rispetto a quella attuale, passando, quindi, per le spese del 2022, dal 90% al 60% (vedi anche Bonus facciate, nel 2022 i lavori costano di più: la detrazione scende al 60%).

Dovrebbe trovare conferma, inoltre, anche per le spese del prossimo anno la possibilità (come ammesso per quelle del 2020 e 2021) di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito.

Attendiamo il testo definitivo della manovra quando approderà in Gazzetta Ufficiale per avere un quadro definitivo della situazione.

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