Le regole attuative del nuovo bonus cultura fino a 1.000 euro sono state pubblicate qualche giorno fa in Gazzetta Ufficiale. Sono contenute nel Decreto Ministero Cultura 29 dicembre 2023. Parliamo del beneficio che sostituisce da quest’anno il vecchio bonus cultura di 500 euro.

La novella versione si differenzia dalla precedente in quanto è frutto della possibilità di cumulo della nuova carta cultura giovani e della nuova carta del merito. Ogni carta ha un valore di 500 euro e sono cumulabili. Altra differenza sta nel fatto che rispetto all’edizione precedente, ad esempio, per avere la carta giovani sarà necessario, oltre al rispetto di un certo requisito anagrafico, anche il rispetto di una certa soglia ISEE.

La carta del merito, invece, è legata al voto del diploma finale di scuola superiore.

I requisiti nel dettaglio

La carta cultura giovani (500 euro) la potrà avere, al compimento del 18° anno di età, chi è residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità. È richiesto avere un ISEE non superiore a 35.000 euro.

La carta del merito (500 euro), invece, è destinata ai residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del 19° anno di età anno di età, il diploma finale delle scuole superiori con una votazione di almeno 100 centesimi.

Come anticipato, sono cumulabili. Quindi, per chi ha tutti i requisiti, a differenza del bonus cultura 500 euro, adesso si potrà arrivare fino a 1.000 euro.

Trovi qui, tutte le regole di domanda, i requisiti e i beneficiari del nuovo bonus cultura 1.000 euro.

Nuovo bonus cultura 1.000 euro, beni e servizi ammessi ed esclusi

La finalità della carta cultura giovani e della carta del merito è la stessa del vecchio bonus 500 euro. Ossia, avvicinare e incentivare i giovani alla cultura. Ne consegue che anche il bonus cultura 1.000 euro potrà essere utilizzato per acquistare esclusivamente i seguenti beni e servizi (sono quelli elencati all’art. 5 del Decreto Ministero Cultura del 29 dicembre 2023):

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
  • musica registrata;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali;
  • nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di danza, di teatro o di lingue straniere.

Lo stesso art.

5 indica anche quali sono i beni e servizi non acquistabili. In dettaglio con le due carte non si potranno comprare

  • i videogiochi;
  • i video-corsi aventi contenuto diverso da quelli indicati sopra indicati (ossia diversi da corsi di musica, danza, teatro e lingue straniere);
  • gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi (ad esempio Netflix, Prime Video, ecc.).

Si tratta sostanzialmente degli stessi beni e servizi acquistabili/non acquistabili, con la vecchia edizione del bonus.

Non dovrebbero, quindi, nemmeno essere acquistabili, come già previsto per il bonus 500 euro, le opere audiovisive finalizzate alla preparazione a test di ammissione a università o video-corsi che non presentano attinenza con la finalità dell’iniziativa, quali, a titolo meramente esemplificativo, corsi di pilates, yoga, memoria, culinari, ecc. Non acquistabili dovrebbero altresì essere le opere audiovisive che presentano meri contenuti di intrattenimento, quali, ad esempio, talent show, reality show).

Riassumendo…

  • sono state pubblicate le regole attuative del nuovo bonus cultura fino a 1.000 euro (sono contenute nel Decreto Ministero della Cultura 29 dicembre 2023)
  • si tratta della carta cultura giovani (500 euro) e della carta del merito (500 euro)
  • le due carte (cumulabili), al pari del vecchio bonus cultura 500 euro, si potranno utilizzare per i medesimi beni e servizi che potevano acquistarsi con quest’ultimo e, al pari, non si potranno utilizzare per gli stessi beni e servizi non acquistabili con il bonus cultura 500 euro.