Chi ha diritto al bonus colf e badanti? Come canta Enrico Ruggeri con il brano La badante: “Mi guarda e sorride. Ricorda di tempi che io non ho mai conosciuto, ne parla come fosse passato un minuto. Non è solo perché con i soldi ci devo mangiare, è la sola persona che ho e che chiede ogni giorno di me, a corrente alternata mi ama e di notte mi chiama”.

Colf e badanti e baby non sono semplici lavoratori. Hanno l’importante compito di prendersi cura delle persone che vengono loro affidate, divenendo spesso parte integrante della stessa famiglia.

Una figura indubbiamente importante che è bene tutelare anche dal punto di vista previdenziale e fiscale. Da qui la decisione del governo di mettere a disposizione un nuovo importante bonus a sostegno di questa categoria. Ma di cosa si tratta e chi ne ha diritto?

Bonus colf e badanti, se l’assistito ha più di 80 anni spettano fino a 3000 euro

Stando a quanto si evince dall’articolo 29, comma 15 del decreto legge numero 19 del 2 marzo 2024, con l’intento di promuovere il miglioramento:

“delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti e a favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente […] in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani, con una età anagrafica di almeno ottanta anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento, di cui all’articolo 1, primo comma, della legge 11 febbraio 1980, n. 18, è riconosciuto per un periodo massimo di ventiquattro mesi un esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, nel limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Per beneficiare di tale misura il datore di lavoro deve presentare un Isee dal valore pari a massimo 6 mila euro.

Tale bonus, viene sottolineato, non può essere riconosciuto se risulta cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro tra il lavoratore e la famiglia che chiede di accedere allo sgravio. Non è consentita l’assunzione di famigliari e affini, eccetto il caso in cui l’assistenza sia volta a sostegno di soggetti invalidi, ciechi oppure religiosi.

Modalità e tempistiche di richiesta: in attesa dei chiarimenti dell’Inps

Tale bonus consiste quindi in un esonero, fino a 3 mila euro l’anno, sul versamento dei contributi Inps e dei versamenti assicurativi Inail. Finanziato con ben 137 milioni di euro, questo contributo rientra nel programma “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”. I soggetti interessati e aventi diritto avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per presentare apposita richiesta. A tal proposito ricordiamo che la data di avvio per richiedere il bonus era stata inizialmente fissata per lo scorso 1 aprile. Così, però, non è stato. Si resta pertanto in attesa di comunicazioni ad hoc da parte dell’Inps per conoscere finalmente le modalità e tempistiche da rispettare per usufruire del bonus colf e badanti.