Alla firma del Decreto Agosto si è parlato molto del cd bonus casalinghe che ha generato parecchia curiosità. Ma di che cosa si tratta veramente e perché è meglio frenare gli entusiasmi? Molte donne disoccupate che si prendono cura della casa e della famiglia, si sono illuse probabilmente di poter ricevere un sussidio in denaro, una tantum o mensile. Non è così: il bonus casalinghe non è una rendita per chi non lavora. Lo scopo, a ben vedere, è invece quello di inserire le donne nel mondo del lavoro, soprattutto in settori che finora risultano statisticamente preclusi a risorse femminili.

Come? Con la formazione.

Requisiti:

hanno diritto ad accedere al bonus casalinghe le donne che rispettano le seguenti condizioni:

  1. iscrizione al fondo di previdenza delle casalinghe;
  2. età compresa tra 16 e 65 anni di età;
  3. attività di cura della casa e della famiglia senza retirbuzione;
  4. non essere titolari di contratto di lavoro, attività autonoma o pensione diretta.

Bonus casalinghe: anche per uomini ma non sono soldi

Chiudiamo chiarendo due errori comuni che si fanno quando si pensa al bonus casalinghe:

  1. non è un sussidio economico in denaro;
  2. non è riservato alle donne.

Lavoro per casalinghe: formazione gratis con il bonus

Il bonus casalinghe (o casalinghi) prevede la possibilità di accedere a corsi formazione gratis. L’ambito sarà soprattutto quello digitale e finanziario.

Per conoscere tempi e modalità delle domande, occorre attendere il decreto del Ministro per le Pari Opportunità che sarà emanato entro il 31 dicembre 2020.

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