Quando si fanno lavori sulla casa bisogna essere in regola, non solo con il titolo abilitativo necessario (CILA, SCIA, ecc.) ma anche con gli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi. Eventuali irregolarità riscontrare possono avere conseguenze negative per il committente i lavori. Si può arrivare fino alla demolizione. Il minor male, per così dire, potrebbe essere solo la decadenza dal bonus casa legato ai lavori fatti. Ci riferiamo, quindi, ad esempio, al superbonus, bonus ristrutturazione, ecobonus ordinario, ecc.

Quando bisogna fare lavori edilizi è bene sapere, pertanto, se l’intervento da realizzare richiede qualche titolo abilitativo oppure trattasi di lavori che possono farsi in edilizia totalmente libera.

Dunque, se è necessario o meno presentare:

  • SCIA
  • CILA
  • CILAS
  • Permesso a costruire
  • Super SCIA.

Quando non serve titolo abilitativo

Nel campo dei bonus edilizi, e delle ristrutturazioni in genere, sono lavori totalmente in edilizia libera quelli per i quali non è richiesta la presentazione di nessun titolo abilitativo e nemmeno alcuna specifica comunicazione preventiva. Vi rientrano interventi prevalentemente di manutenzione ordinaria. Ne sono qualche esempio:

  • interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
  • interventi di messa a norma degli edifici e degli impianti tecnologici.

Sono soggetti a CILA gli interventi edilizi eseguibili previa comunicazione al comune dell’inizio dei lavori e asseverazione del tecnico (manutenzione straordinaria). La CILAS riguarda specificamente, invece, i lavori ammessi al superbonus.

Il permesso a costruire serve per interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione urbanistica e di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici o, limitatamente alle zone A, mutamento della destinazione d’uso.

La SCIA serve in tutti i casi diversi dai precedenti, mentre la super SCIA è alternativa al permesso di costruire.

Lavori irregolari, come non perdere il bonus casa

Chi, a fronte dei lavori realizzati, vuole avere qualcuno dei bonus casa, deve aver realizzato gli interventi senza alcuna difformità. Al riguardo occorre distingue due ipotesi, ossia:

  1. realizzazione di lavori dove la difformità riguarda il titolo abilitativo. Ad esempio, è stata presentata la CILA quando, invece, serviva la SCIA. Oppure ad esempio non è stata presentato nessun titolo abilitativo in quanto si riteneva che i lavori erano in totale edilizia libera
  2. realizzazione di interventi che oltre ad essere difformi dal titolo abilitativo, risultano anche in contrasto con gli strumenti urbanistici ed i regolamenti edilizi.

Nel caso di cui al punto 1, non si perde il bonus edilizio se il committente si mette in regola sfruttando la sanatoria prevista dalla normativa vigente. Nel caso di cui al punto 2, invece, l’irregolarità comporta la perdita del bonus.

Riassumendo

  • i lavori edilizi che danno diritto a qualche bonus casa devono essere eseguiti nel rispetto delle leggi previste
  • laddove richiesto occorre presentare il titolo abilitativo
  • inoltre i lavori devono rispettare gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi
  • se la difformità riguarda solo il titolo abilitativo è possibile preservare il bonus casa sfruttando la sanatoria
  • se, invece, la difformità riguarda gli strumenti urbanistici e i regolamenti edilizi, il bonus casa è perso (chiarimenti bonus edilizi – Circolare n. 17/E del 2024).