“Una volta con 10.000 lire di benzina facevi 100 km. Adesso con 5 euro di benzina vai da un benzinaio all’altro“, afferma Diego Parassole. Ultimamente, in effetti, il prezzo della carburante è aumentato così tanto che bisogna sborsare molti più soldi rispetto a solo qualche tempo fa. Ne consegue che è possibile fare meno km con un pieno di benzina. Una spesa che compromette ulteriormente le tasche delle famiglie italiane, già duramente colpite dal caro vita.

Al fine di venire incontro alle esigenze delle persone maggiormente colpite dalla situazione, il governo ha quindi deciso di stanziare il cosiddetto bonus benzina.

Un aiuto indubbiamente importante di cui potranno beneficiare solamente in pochi. Ma tale agevolazione aiuterà davvero a compensare gli aumenti? Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Bonus carburante, il pieno di benzina gratis compensa gli aumenti?

Attraverso il comunicato stampa numero 51 del Consiglio dei Ministri, datato 25 settembre 2023, è stata resa nota la recente approvazione di un nuovo decreto legge grazie a cui si intendono introdurre misure urgenti per contrastare il caro carburante. Entrando nei dettagli si legge che:

“si consente l’uso della social card (oggi utilizzata per l’acquisto di generi alimentari dai nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro) anche per l’acquisto di carburanti: a tal fine le risorse destinate alla social card sono incrementate di 100 milioni di euro”.

A ottenere il bonus carburante, quindi, saranno coloro che risultano già beneficiari della carta Dedicata a Te. Quest’ultima si presenta come un contributo una tantum dal valore di 382,50 euro da poter utilizzare per l’acquisto di beni di prima necessità e generi alimentari. Grazie al nuovo decreto è stata estesa l’utilità di tale card che verrà utilizzata per caricare anche il bonus carburante. Questo a patto che i soggetti interessati abbiano effettuato almeno un acquisto con la card entro lo scorso 15 settembre.

In caso contrario hanno perso l’intero contributo e non potranno beneficiare nemmeno del bonus carburante. L’ammontare di quest’ultima misura dovrebbe aggirarsi attorno ai 75 – 80 euro. Nulla però è ancora certo. L’importo, infatti, verrà definito entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto attraverso un provvedimento ad hoc che verrà emanato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. In ogni caso si tratterà di un contributo che non sembra possa effettivamente aiutare a contrastare il caro carburante. A conti fatti, d’altronde, grazie a tale agevolazione i possessori di un’auto di piccola cilindrata potranno fare a mala pena un pieno gratis.

La reazione delle associazioni dei consumatori

Grande la delusione da parte delle associazioni dei consumatori dopo aver appreso la notizia del bonus carburante di massimo 80 euro destinato ad una ristretta platea di beneficiari. A tal proposito, ad esempio, il Codacons ha spiegato come a suo avviso si tratti:

“di un palliativo che non risolve affatto l’emergenza prezzi, una goccia nel mare di entità modesta e di cui beneficeranno in pochi, nonostante il caro carburanti stia provocando danni economici enormi a tutto il paese. In base alle nostre stime, l’escalation dei listini alla pompa sta determinando, tra effetti diretti e indiretti, ricadute per circa 14,7 miliardi sulle tasche degli italiani, uno tsunami che non può certo essere affrontato ricorrendo a bonus una tantum e solo per le famiglie con Isee bassi”.

Dello stesso avviso anche le altre associazioni, come dimostrano le parole di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che commentando l’ultimo decreto ha affermato:

“Quanto al mancato sconto sulle accise sui carburanti, un errore colossale, che sottovaluta l’effetto del caro carburanti sull’inflazione e sulla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, visto che il costo del trasporto delle merci viene traslato sui prezzi finali dei beni”.