L’aumento delle bollette dell’energia elettrica e del gas è senza ombra di dubbio un problema comune a tantissime famiglie. Noi oseremmo dire che è un problema che si estende al 100% delle famiglie italiane, perché gli aumenti non hanno risparmiato nessuno. Certo però che l’aumento diventa un serio problema soprattutto per le famiglie meno abbienti. Perché chi non ha problemi economici forse ha subito meno il contraccolpo di questi incrementi. Il Governo ha deciso di dare manforte alla popolazione in difficoltà da inizio anno e pare che la questione bollette troverà spazio nella futura legge di Bilancio, insieme ad altre agevolazioni-sostegno come il bonus psicologo.

Anche se tutto è ancora fermo nel campo delle ipotesi. Un bonus bollette però esiste già e può ancora oggi essere richiesto e vale per il mese attuale, per novembre e per dicembre.

“Salve, sono Renata e vi chiedo cosa devo fare per ottenere il bonus sulle bollette della luce. Pago davvero tanto, con bollette che superano ogni volta i 200 euro. In passato non ho mai pagato così tanto. Una mia amica mi dice che lei gode del bonus sociale, ma io nelle mie bollette non lo trovo. Eppure non ho redditi alti vivendo sola e con uno stipendio da 800 euro al mese. Non ho proprietà, soldi in banca e non sono certo ricca. Perché agli altri arriva il bonus? Forse perché la mia amica ha un figlio a carico ed è separata? Io intanto su suo consiglio ho presentato la domanda per l’ISEE all’INPS e aspetto la risposta. Devo presentare qualche domanda al fornitore di energia elettrica?”

Prolungato il bonus per famiglie sotto i 15.000 euro di ISEE

“Misure urgenti in materia di energia e gli interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”, questo il titolo del DL n° 131 del 29 settembre scorso con cui il governo Meloni ha prolungato di ulteriori 3 mesi il cosiddetto bonus bollette.

Il bonus quindi è fruibile anche per gli ultimi 3 mesi del 2023. E perfino ARERA, cioè l’Autorità per Energia, Reti e Ambiente, ha deciso di spiegarne il funzionamento. La misura si rivolge, come accennato prima, a famiglie in condizioni di disagio reddituale o con altre problematiche magari di natura fisica (invalidità). Anche per gli ultimi 3 mesi del 2023 ci saranno famiglie che potranno godere di uno sconto sulle bollette. Le famiglie interessate sono quelle con:

  • ISEE al di sotto di 15.000 euro;
  • ISEE al di sotto di 30.000 euro se famiglie composte da almeno 4 figli.

Bonus bollette automatico, ma serve la DSU e poi l’ISEE in corso di validità

L’agevolazione non va richiesta, ma viene applicata direttamente in bolletta dai fornitori dei servizi gas e luce. Nessuna differenza tra mercato tutelato e mercato libero o tra fornitori e fornitori. Il bonus è stato potenziato e implementato oltre che come soglie ISEE, anche con benefici aggiuntivi. Per esempio, per soggetti affetti da patologie e problemi di salute gravi, c’è la riduzione dell’IVA al 5% per il gas e l’azzeramento degli oneri di sistema. Passando al quesito della nostra lettrice, possiamo dirgli che nulla è perduto.

Infatti il bonus non si richiede, ma se davvero ha presentato già la DSU, non appena l’ISEE sarà rilasciato dall’INPS, dovrebbe rientrare tra i beneficiari del bonus. Infatti basta un ISEE in corso di validità. Le banche dati aiutano l’operazione perché i fornitori troveranno il nominativo della lettrice tra quelli a cui il bonus è applicabile e naturalmente lo inseriranno in bolletta.

Il bonus è retroattivo, ecco perché occorre fare presto

A chi come la nostra lettrice, non è mai venuto in mente di poter sfruttare l’agevolazione, diciamo di fare subito per procedere con la richiesta dell’ISEE e con la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Anche perché il bonus oltre a essere perfettamente fruibile fino a fine anno, può essere preso anche retroattivamente. Essendo l’ISEE valido per l’anno in cui viene ottenuto, se il diritto al bonus scattava da gennaio 2023, il bonus sociale applicato partirà proprio dall’inizio dell’anno. Quindi, per gli interessati meglio provvedere a presentare quanto prima la DSU all’INPS, come ha fatto la nostra lettrice.