I bonus bollette previsti per il mese di dicembre del 2022 dal D.L. 176/2022, decreto Aiuti-quater, in favore delle imprese, comprese quelle di piccole dimensioni, spetta  anche se l’attività è svolta in un locale in affitto; tuttavia l’agevolazione copre i consumi riconducibili alle sole imprese e non al locatore dell’immobile che nulla ha a che vedere con lo svolgimento dell’attività rispetto al quale può essere sfruttato il bonus bollette.

Detto ciò, potrebbe succedere che l’immobile in cui l’impresa svolga la sua attività sia in affitto e le bollette ossia le utenze siano intestate al locatore.

In tali casi, il bonus bollette spetta oppure la differente intestazione delle bollette preclude l’accesso all’agevolazione?

Ebbene, l’Agenzia delle entrate ha risposto a questa domanda nella circolare n°36/E.

Il bonus bollette

Con il decreto Aiuti-quater sono sono oggetto di proroga i seguenti bonus:

  • per le imprese energivore, quello concesso in misura pari al 40 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata;
  • imprese gasivore, quello pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici;
  • imprese non energivore (imprese dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW), il credito d’imposta in misura pari al 30 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata;
  • imprese non gasivore, il credito d’imposta pari al 40 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale, consumato per usi diversi dal termoelettrico.

Se le fatture sono intestate al locatore

Detto ciò, potrebbe succedere che l’immobile in cui l’impresa svolga la sua attività sia in affitto e le bollette ossia le utenze siano intestate al locatore. Il locatore provvede a riaddebitare le spese in via analitica.

In tali casi, il bonus bollette non è perso.

Tuttavia, l’impresa che svolge la propria attività in un immobile locato con utenze intestate al locatore che provvede al riaddebito analitico dei costi, deve essere in possesso della seguente documentazione:

  • fatture d’acquisto (intestate al locatore);
  • fatture o note di riaddebito delle stesse emesse dal locatore;
  • contratto di locazione dell’immobile o di altro atto che preveda espressamente l’imputazione analitica delle spese concernenti le anzidette utenze in carico al conduttore dell’immobile;
  • nonché documentazione probatoria relativa all’avvenuto pagamento da parte di quest’ultimo.

Attenzione però, in questa situazione, l’impresa non potrà beneficiare del prospetto di calcolo semplificato.

In particolare, non riceverà dal fornitore del servizio luce e gas il prospetto con l’indicazione del credito d’imposta spettante. Dove provvedere a calcolare da se l’agevolazione.