Si ha diritto al bonus benzina anche nel corso del 2024? Come canta Fabrizio Moro: “Benzina, benzina, benzina non ce la faccio più. Benzina che aumenta alla TV, benzina mia dolce e piccolina, questa è benzina”.

Il carburante, in effetti, desta sempre preoccupazione per via degli aumenti dei prezzi che finiscono per pesare sulle nostre tasche.

Per questo motivo le famiglie hanno davvero molto apprezzato l’erogazione, fino al 2023, del cosiddetto bonus benzina. Ma tale misura è stata confermata per l’anno in corso? Facciamo chiarezza!

Bonus benzina 2024, facciamo chiarezza: c’è, ma non sono 200 euro in più

Purtroppo la riposta è negativa.

Nel corso del 2022 e del 2023 i datori di lavoro hanno potuto erogare ai loro dipendenti, in aggiunta ai limiti in vigore per i fringe benefit, 200 euro sotto forma di buoni carburante. Tale agevolazione, però non è stata confermata per il 2024.

Innalzamento fringe benefit nel 2024

Attraverso l’ultima legge di bilancio, il governo ha deciso di innalzare la soglia del fringe benefit. Quest’ultima è, in genere, pari a 258,23 euro. Oltrepassata questa soglia bisogna pagare l’Irpef.

Per l’anno 2024, però, la soglia è di mille euro per la generalità dei dipendenti e di due mila euro per chi ha i figli a carico. Il fringe benefit, è importante sottolineare, non è obbligatorio. Sono i datori di lavoro a decidere se erogare o meno tale agevolazione a favore dei propri dipendenti.

Tra i bonus che l’azienda può riconoscere ai propri dipendenti ci possono essere anche i buoni benzina, ma le cifre devono essere riconosciute fermo restando i limiti complessivi poc’anzi citati. Non sono previsti, per il 2024, i 200 euro aggiuntivi volti specificatamente all’acquisto della benzina. Entrando nei dettagli, come stabilito dall’articolo 1, comma 16, della legge numero 213 del 30 dicembre 2023, limitatamente al 2024:

“non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Il limite di cui al primo periodo è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati”.

Bonus carburante grazie alla Carta Dedicata a te?

Una valida soluzione per aiutare le famiglie a sostenere le spese per il carburante potrebbe essere rappresentata dalla Carta Dedicata a te.

Quest’ultima riconosciuta l’anno scorso, in automatico, ai nuclei famigliari con Isee inferiore a 15 mila euro.

Dall’importo iniziale pari a 382,50 euro, in seguito si è aggiunto un ulteriore contributo pari a 77,20 euro per coprire il costo della benzina o l’abbonamento ai mezzi pubblici.

Misura ribattezzata bonus benzina, riconfermata per il 2024. Si resta però in attesa del relativo decreto attuativo per conoscere tempistiche e modalità di erogazione della carta dedicata a te.