Continuano gli emendamenti al decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023, ossia il provvedimento con cui il governo ha deciso che dal 17 febbraio 2023 non è più ammessa, salvo alcuni casi, l’opzione per sconto o cessione del credito nei bonus edilizi. Lo stop interessa tutti i bonus casa, quindi, anche il bonus barriere architettoniche.

Gli unici due bonus non toccati da questo blocco sono il bonus mobili e il bonus verde. Si tratta di due agevolazioni fiscali per le quali il legislatore non ha mai previsto la possibilità di opzione per sconto o cessione.

La reazione dell’UILDM per il bonus barriere architettoniche

Lo stop allo sconto in fattura o cessione del credito aveva provocato tra le altre dure reazioni anche quella dell’UILDM (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare).

L’associazione aveva messo in evidenza come a risentire maggiormente dei danni derivanti da questa decisione governativa sono i disabili, i quali non potranno più puntare alle due opzioni a fronte del nuovo bonus barriere architettoniche 75%.

Una detrazione fiscale per lavori finalizzati all’eliminazione/superamento delle barriere architettoniche ed introdotta a partire dalle spese sostenute dal 1 gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2025.

Un beneficio fiscale, come rilevato dall’UILDM stesso, avente da un lato l’obiettivo di agevolare, in particolare per le persone anziane, il mantenimento a domicilio in condizioni di sicurezza, riducendo di conseguenza anche il rischio di incidenti domestici e dall’altro di sostenere l’integrazione sociale e il diritto alla mobilità per le persone con disabilità e ridotte capacità motorie.

Il ripristino della cessione del credito per il bonus barriere architettoniche

Ecco, quindi, che con un emendamento al decreto-legge n. 11 del 2023, sarà ripristinata la possibilità di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito per il bonus barriere architettoniche 75%.

Un ripristino che, tuttavia, non riguarderà solo tale beneficio ma anche tutti gli altri bonus casa aventi ad oggetto lavori finalizzati ad eliminare/superare le barriere architettoniche.

Quindi, ad esempio, anche il superbonus avente ad oggetto questo tipo di interventi ed il bonus ristrutturazione 50% (sempreché si tratti di questa tipologia di lavori edilizi).

Si tenga, comunque, presente che per avere l’ufficialità che il bonus barriere architettoniche sarà lasciato fuori dallo stop dello sconto in fattura o cessione del credito, bisognerà aspettare che il decreto n. 11 del 2023 sia definitivamente convertito in legge.

L’altro emendamento per i lavori in edilizia libera

La conversione in legge, inoltre, porterà anche altre novità. Come, ad esempio, la modalità per dimostrare la data inizio lavori negli interventi in edilizia libera.

Il decreto, infatti, esclude dallo stop cessione e sconto quei lavori in edilizia libera iniziati prima del 17 febbraio 2023. Allo stesso tempo non dice come dimostrare questa data di inizio lavoro.

Un emendamento stabilirà, invece, che la data di inizio lavori potrà essere dimostrata da un acconto pagato con bonifico parlante avente data entro il 16 aprile 2023 o mediante una doppia autocertificazione con cui committente ed impresa autodichiarano l’esistenza del contratto di appalto stipulato prima del 17 febbraio 2023.

Quindi, non solo novità per il bonus barriere architettoniche.