Nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) debutta il nuovo bonus barriere architettoniche 75%. Ci riferiamo alla nuova detrazione fiscale del 75% riconosciuta a fronte di spese sostenute per lavori edili finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti.

Inizialmente previsto solo con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (art. 119-ter decreto Rilancio), successivamente, la legge di bilancio 2023, lo ha prorogato anche alle spese del 2023, 2024 e 2025.

È alternativo ai bonus ristrutturazione 50% e superbonus 110% (oppure 90%) previsti per la stessa tipologia di spese.

I limiti di spesa per il bonus barriere architettoniche 75%

La detrazione bonus barriere architettoniche 75% è da godere in dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali di pari importo, con possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito.

Si applica su massimo di spesa pari a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Il debutto del bonus barriere architettoniche 75% nel 730

Per chi decide di godere del bonus barriere architettoniche 75% nella forma della detrazione fiscale, dunque, nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) andrà indicata la prima quota di detrazione riferita alle spese sostenute nel 2022. L’ultima quota (ossia la quinta) andrà goduta nel Modello 730/2027 (anno d’imposta 2026).

Esempio

Spesa sostenuta nel 2022 pari a 20.000 euro. In questo caso la detrazione spettante è il 75% di 20.000 euro. Quindi, 15.000 euro. Lo sgravio fiscale è da ripartire in 5 anni, ossia 3.000 euro per ogni anno. Pertanto:

  • 1 quota – 3.000 euro nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022)
  • 2 quota – 3.000 euro nel Modello 730/2024 (anno d’imposta 2023)
  • 3 quota – 3.000 euro nel Modello 730/2025 (anno d’imposta 2024)
  • 4 quota – 3.000 euro nel Modello 730/2026 (anno d’imposta 2025)
  • 5 quota – 3.000 euro nel Modello 730/2027 (anno d’imposta 2026).

Cosa indicare nel 730

L’indicazione nel Modello 730/2023 andrà fatta al rigo E41.

Qui, deve indicarsi l’anno di spesa (quindi, 2022) e l’importo totale della spesa sostenuta. Bisognerà indicare anche il numero della quota di cui si sta godendo (quindi “1”) e la tipologia di detrazione, scegliendo tra:

  • codice 21, se si tratta di bonus barriere architettoniche 75% spettante per lavori fatti su edifici unifamiliari o su unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • codice 22, se trattasi di lavori fatti su edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari o su edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Ricordiamo, infine, che per godere del bonus barriere architettoniche ci vuole il bonifico parlante. Dunque, la spesa deve essere pagata con bonifico bancario/postale. Si tratta di quelli da cui risultano:

  • la causa di versamento riconducibile al tipo di detrazione di cui si deve godere
  • i dati fiscali del beneficiario del bonus
  • i dati fiscali del destinatario del bonifico (impresa/fornitore).