“I confini dividono lo spazio; ma non sono pure e semplici barriere. Sono anche interfacce tra i luoghi che separano. In quanto tali, sono soggetti a pressioni contrapposte e sono perciò fonti potenziali di conflitti e tensioni“, affermava Zygmunt Bauman. Le barriere, in effetti, sono spesso causa di situazioni di disagio. Riuscire a superarle può risultare molte volte difficile. Lo sanno bene i soggetti con disabilità che si ritrovano a dover lottare con le barriere architettoniche che ancora oggi sono presenti in molte strutture.

Proprio per far fronte a tale problematica, giungono in aiuto tutta una serie di bonus governativi al fine di favorire l’eliminazione di tali barriere. Ecco quali sono le agevolazioni disponibili e soprattutto quali sono i lavori per cui è possibile beneficiarne.

Legge di bilancio 2023: prorogato il bonus barriere architettoniche

I soggetti interessati a effettuare degli interventi sul proprio immobile possono beneficiare di diverse agevolazioni. Tra queste si annovera una detrazione sui costi sostenuti per gli interventi volti al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Questa detrazione viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo, con una percentuale pari al 75% del totale dei costi sostenuti.

Una misura indubbiamente importante e utile, tanto che il governo Meloni ha deciso di prorogarla con la legge di bilancio 2023. Come riportato su Fisco Oggi, infatti, è stata:

“Confermata fino al 31 dicembre 2025 l’agevolazione finalizzata al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, che altrimenti sarebbe spirata lo scorso 31 dicembre (la precedente Legge di bilancio ne aveva sancito l’applicazione alle sole spese del 2022). È stato inoltre precisato che, per le deliberazioni condominiali relative a tali lavori, è sufficiente la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio”.

Questi lavori superano i requisiti del Superbonus

Il bonus barriere architettoniche con detrazioni al 75% si va ad aggiungere al Superbonus 110%.

A differenza di quest’ultimo, però, non presenta vincoli inerenti l’effettuazione degli interventi “trainanti”. In pratica è possibile beneficiare della detrazione al 75% anche nel caso in cui vengano effettuati sulle parti comuni degli interventi di efficienza non in grado di garantire il doppio salto di classe energetica. Tale requisito, è bene ricordare, è richiesto per il Superbonus 110%.

È possibile, inoltre, beneficiare anche di una detrazione Irpef del 50% sulle spese effettuate fino al 31 dicembre 2024 per effettuare interventi di ristrutturazione edilizia dell’immobile. Entrando nei dettagli è possibile beneficiare di tali agevolazioni per lavori volti a favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ne sono un chiaro esempio l’installazione di ascensori e montacarichi. Ma non solo, anche interventi per realizzare strumenti volti a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone con disabilità grave.