“Alcuni dicono che la felicità bisogna cercarla lontano; altri dicono che dimora vicino, nella casa; ma la felicità perfetta è nella culla di un neonato“, recita un vecchio proverbio cinese. I bambini, d’altronde, sono il simbolo della felicità per eccellenza. È sufficiente un loro sorriso per farci rallegrare e affrontare la giornata nel miglior modo possibile. Oltre all’amore incondizionato che lega ogni genitore ai figli, bisogna fare i conti anche con questioni di carattere pratico.

Ne sono un chiaro esempio le spese da dover sostenere per l’alimentazione, i vestiti e così.

Molti genitori, inoltre, si ritrovano anche a dover pagare le rette dell’asilo nido oppure forme di supporto presso la propria abitazione. Proprio in tale ambito è possibile beneficiare di un’agevolazione ad hoc, ovvero il bonus nido, che permette di abbattere tali spese. Ecco come funziona.

Bonus asilo nido: come aggiungere una mensilità

Anche quest’anno è possibile beneficiare del bonus asilo nido. Ovvero, un trattamento economico a favore delle famiglie con figli fino all’età massima pari a tre anni per cui pagano le rette per far frequentare gli asili nido. È possibile beneficiare di tale agevolazione anche per forme di supporto domiciliare, ovvero per misure a sostegno dei bambini che per motivi di salute o altre problematiche non possono recarsi presso un istituto scolastico. A prescindere dalla finalità il bonus non viene riconosciuto automaticamente.

A tal proposito un nostro lettore ci ha posto tale quesito: “Buongiorno, ho provveduto ad inviare apposita domanda per il bonus asilo nido fino a giugno 2023. Mio figlio frequenterà la struttura però fino a luglio e vorrei sapere come fare per aggiungere questa ulteriore mensilità. Devo presentare una nuova richiesta oppure posso modificare la domanda già inoltrata? Grazie”.

A fornire una risposta a tal quesito ci ha pensato l’Inps. Sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, si legge che il genitore richiedente deve indicare nella domanda se l’asilo nido frequentato dal figlio è pubblico o privato.

Ma non solo, deve indicare:

“le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2023, per le quali intende ottenere il beneficio. Ciò permetterà di accantonare gli importi relativi ai mesi prenotati. Il sistema di acquisizione della documentazione non permetterà quindi di allegare documentazione per mensilità non specificate in fase di domanda, per le quali pertanto non sarà prenotato il budget. Nel caso in cui si intenda richiedere il bonus per mesi ulteriori rispetto a quelli già indicati, anche se per lo stesso minore, sarà necessario presentare una nuova domanda, anch’essa sottoposta alla verifica della disponibilità del budget stanziato”.

Chi ha già presentato domanda per il bonus nido e intende aggiungere un’ulteriore mensilità, quindi, non può modificare quanto già inoltrato. Deve bensì presentare un’ulteriore richiesta. In ogni caso la domanda deve essere avanzata da colui che effettua il pagamento della retta. A tal fine è possibile inviare la domanda attraverso l’apposito servizio online disponibile sul sito dell’Inps oppure tramite patronato. Bisogna inoltre presentare, entro il 31 luglio 2024, i documenti che attestino il pagamento delle rette. Tra questi si annoverano ad esempio la ricevuta, una fattura quietanzata oppure il bollettino bancario o postale.