Il bonus da 600 euro è in arrivo. Questa settimana l’Inps inizierà ad accreditare la somma spettante a tutti coloro che hanno presentato domanda nei giorni scorsi.

Ad assicurare il pagamento è lo stesso ministro all’Economia Roberto Gualtieri in una recente intervista dopo che sono piovute critiche da ogni parte sul fatto che si stava perdendo tempo con l’evasione delle richieste. L’Inps, d’altra parte, ha dovuto gestire milioni di domande arrivate in un breve lasso di tempo al punto da far andare in tilt il sito internet.

Bonus 600 euro, pervenute 4,5 milioni di domande

L’Inps ha ricevuto, fino alle 16 del 10 aprile, 4,5 milioni di domande per prestazioni legate all’emergenza coronavirus per 8,8 milioni di beneficiari. Lo ha fatto sapere l’Istituto spiegando che solo per le indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività sono arrivate quasi quattro milioni di domande (3.991.554). I pagamenti saranno elaborati entro questa settimana per tutti quei lavoratori autonomi che hanno subito il blocco delle attività a marzo in conseguenza dell’emergenza sanitaria coronavirus. Tutti gli aventi diritto saranno soddisfatti e le modalità di presentazione della domanda per il mese di aprile, per il quale si prevede un incremento del bonus, saranno rese note a breve, non appena il governo varerà il decreto. Chi non ha presentato la richiesta del bonus da 600 euro potrà comunque farlo in questi giorni, non c’è una scadenza prefissata, ma il pagamento avverrà più avanti.

I beneficiari

Premesso che le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente per via telematica attraverso il sito web dell’Inps dopo essersi autenticati, i beneficiari sono:

  1. i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo, iscritti alla Gestione separata dell’Inps;
  2. i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’Inps;
  3. i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dei commercianti, artigiani e coltivatori diretti dell’Inps;
  4. i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari
  5. gli operai del settore agricolo con almeno 50 giornate di lavoro nel 2019;
  6. i lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019;
  7. i titolari di rapporti di co.
    co.co iscritti alla gestione separata dell’Inps.

Per il ristoro si farà affidamento inizialmente a un fondo da 300 milioni creato appositamente con il decreto Cura Italia, le cui disponibilità potranno essere ampliate.

Soggetti esclusi

Non potranno beneficiare della misura a sostegno del reddito pari a 600 euro le attività che sono state identificate come essenziali nel DPCM del 11 marzo 2020, quali, fra le altre, le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari di prima necessità, edicole, ecc. Per poter usufruire delle agevolazioni pubbliche, inoltre, i lavoratori autonomi e gli altri soggetti indicati sopra non devono essere titolari di pensione o essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Da tale indennità sono esclusi i liberi professionisti iscritti nelle apposite casse di previdenza private diverse dall’Inps