Il decreto Aiuti bis ha ripescato quei lavoratori dipendenti che erano stati esclusi dal bonus 200 euro una tantum pagato sulla retribuzione di luglio.

Ricordiamo che, l’indennità (prevista dall’art. 31 decreto Aiuti) prevedeva che il bonus 200 euro lavoratori dipendenti spettasse solo a coloro che avessero beneficiato dell’esonero contributivo pari allo 0,8% nel primo quadrimestre dell’anno per almeno una mensilità. Esonero spettante a coloro che avessero un imponibile previdenziale inferiore a 2.692.

L’INPS poi chiariva che il periodo di riferimento da prendere in esame per il rispetto del suddetto requisito non erano i primi quattro mesi dell’anno ma i mesi da gennaio 2022 al 23 giugno 2022 (Circolare INPS n. 73 del 2022).

Quindi, per aver diritto al bonus 200 euro è stato sufficiente che il lavoratore avesse goduto dell’esonero contributivo per almeno una mensilità nel periodo 1° gennaio 2022 – 23 giugno 2022.

Bonus 200 euro, gli esclusi del decreto Aiuti

In questo modo il legislatore escludeva dal beneficio quei lavoratori dipendenti che pur avendo un imponibile previdenziale mensile inferiore a 2.692 euro, non avevano goduto dello sgravio contributivo dello 0,8%.

Si tratta, di coloro interessati da eventi coperti da contribuzione figurativa INPS, come:

  • i soggetti in maternità;
  • chi ha registrato assenze per malattia e infortunio;
  • lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria.

Ecco che, con il decreto Aiuti bis il legislatore ha colmato la lacuna, ammettendo al bonus 200 euro anche ai lavoratori prima esclusi.

Quando sarà pagata l’indennità una tantum “bis”

Allo stesso tempo è stabilito che il contributo sarà pagato ai menzionati soggetti sulla retribuzione di ottobre. Quindi se la retribuzione di ottobre è pagata nello stesso mese di ottobre, l’indennità sarà accreditata in quel mese. Se invece la paga di ottobre è pagata a novembre, l’accredito del bonus 200 euro ci sarà a novembre. I precedenti esclusi, pertanto, dovranno ancora aspettare.

Il pagamento avverrà secondo le stesse modalità con cui è stato pagato il bonus 200 euro a luglio.

Quindi, sarà il datore di lavoro a pagare direttamente l’indennità in busta paga e poi lo recupera con la compensazione (nel flusso Uniemens).

Occorre, comunque, presentare all’azienda il modello di autodichiarazione bonus 200 euro busta paga. Si attende chi l’INPS pubblichi il modello aggiornato.