Il decreto Aiuti Bis è appena stato approvato in Consiglio dei ministri. Si tratta di un nuovo pacchetto di aiuti pensati per aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà economica a causa dell’impennata dei prezzi di questo periodo. Impennata dei prezzi causata, soprattutto, dall’attuale conflitto in Ucraina. Il decreto, fra gli altri, prevede anche una gradita sorpresa: un nuovo bonus 200 euro.

Si tratta, a dir la verità, dell’estensione del contributo una tantum anche d alcuni soggetti che, per alcuni cavilli, non lo hanno ricevuto in precedenza.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus 200 euro, ultima chiamata per gli esclusi

Con il decreto Aiuti bis, il bonus 200 euro viene esteso anche ad alcuni soggetti che erano stati esclusi dal primo decreto.

In particolare, la prima versione del decreto aiuti prevedeva il pagamento del bonus 200 euro soltanto ai lavoratori dipendenti che hanno beneficiato dell’esonero contributivo pari allo 0,8% previsto dalla Legge di Bilancio 2022 nel primo quadrimestre dell’anno per almeno una mensilità, e uno stipendio lordo, da inizio anno, inferiore a 2.692.

Con il decreto Aiuti bis, il bonus 200 euro viene esteso anche ai lavoratori che, pur avendo una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro, non ha goduto dello sgravio contributivo dello 0,8%. Stiamo parlando, in particolare, di coloro che sono stati interessati da eventi coperti da contribuzione figurativa dall’Inps, come:

  • i soggetti in maternità;
  • chi ha registrato assenze per malattia e infortunio;
  • lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria.

Tali soggetti, dunque, presto riceveranno il bonus 200 euro in via del tutto automatica, già con la busta paga relativa al mese di ottobre. Anche in questo caso, il richiedente (dipendente di un’azienda privata) dovrà presentare un’autodichiarazione.

Rifinanziato anche il fondo per i lavoratori autonomi

Il decreto Aiuti bis ha anche previsto ulteriori 100 milioni di euro da destinare alla copertura del contributo a favore degli autonomi.

Ai sensi l’articolo 33 del decreto Aiuti, viene istituito un fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, con una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro per l’anno 2022, che costituisce il relativo limite di spesa. In sostanza, con il nuovo provvedimento, tale fondo viene integrato con ulteriori 100 milioni di euro, necessari per riuscire a coprire tali spese.