Come abbiamo visto nei precedenti articoli, il bonus 110% prevede la possibilità di recuperare l’intera spesa (più il dieci percento) portando in detrazione per cinque anni il corrispettivo speso. Ma c’è un’alternativa che alletta ancora di più chi deve fare questi lavori perché darebbe la possibilità di farli gratis senza nessun anticipo di liquidità personale: la cessione del credito all’azienda. Quest’ultima, a sua volta, potrà trasmetterlo a terzi (fornitori o anche banche). Per il committente questo significa, appunto, realizzare le grandi opere di riqualificazione energetica o messa in sicurezza, fino ad oggi rimandate.

Per le aziende, nonostante l’impossibilità in questa ipotesi, di incassare subito l’importo dal cliente, può essere un’opportunità per realizzare opere importanti che costituiscano un guadagno importante in un settore a lungo in crisi.

Bonus 110% da luglio: meglio muoversi prima se si pensa allo sconto in fattura?

Che cosa sta succedendo in questi giorni? Dal momento in cui il decreto Rilancio ha confermato il bonus 110%, sebbene si attenda entro giugno la pubblicazione della legge di conversione per tutti i chiarimenti necessari, è partita una sorta di “corsa alla ricerca della ditta“. Il tempismo farà la differenza soprattutto per chi vuole procedere tramite sconto in fattura. Verosimilmente, infatti, ci sarà un boom di richieste e le imprese edili non potranno gestirle tutte nell’immediato. A chi consigliamo quindi di cercare l’azienda per un consulto fin da subito?

  • A chi non ha capienza fiscale sufficiente per scaricare l’importo dei lavori o liquidità da anticipare e, quindi, vuole optare per lo sconto in fattura;
  • A chi ha urgenza di fare i lavori agevolabili nel 110%; ricordiamo infatti che la misura sarà operativa per i lavori pagati fino al 31 dicembre 2021. Dopo questo primo boom iniziale, quindi, è lecito presumere che, nei prossimi mesi, non ci saranno difficoltà a trovare l’azienda disposta ad assumersi il credito (per poi eventualmente cederlo a sua volta). Se però i lavori da fare non sono solamente uno “sfizio” al quale si cede attirati dal bonus 110% ma rappresentano un’urgenza indipendentemente da questo, allora è consigliabile non perdere tempo.

I tempi di attesa potrebbero dipendere dalla città: in centri grandi le ditte edili tenderanno ad essere più impegnate.

Inoltre per i condomini l’approvazione di eventuali lavori, che passa per le delibere condominiali, richiede inevitabilmente più tempo. Questi sono fattori da tenere a mente per non rischiare di perdere il bonus 110%.