La scadenza per il pagamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche è fissata al 23 aprile 2019. Ma a distanza di pochi giorni (considerando anche che nel mezzo ci sono le festività di Pasqua), la situazione non è affatto lineare. Addirittura i commercialisti hanno segnalato errori sul calcolo da parte dell’Agenzia delle Entrate. A rendersene conto sarebbero stati alcuni contribuenti e la cosa sembrerebbe confermata anche dalle case di software che si occupano della gestione delle fatture elettroniche.

Vista la situazione quindi le alternative che vengono richieste sono due: proroga della scadenza oppure la mancata applicazione di sanzioni.

Errori calcolo imposta di bollo delle fatture elettroniche: che cosa controllare

L’errore segnalato, in pratica, riguarderebbe il fatto che il sistema ha avrebbe conteggiato anche le fatture di importo al di sotto di 77 euro, che, invece, come noto, non sarebbero assoggettate a questo adempimento fiscale. Un paradosso che rischia di penalizzare soprattutto chi ha molte fatture di basso importo (e che quindi, in molti casi, probabilmente ha guadagni inferiori).

L’unico modo in concreto per verificare che non sia stato commesso questo errore è di verificare manualmente le fatture emesse e caricate nel sistema. Si tratterrebbe dunque di un adempimento extra che, sulla base del volume di lavoro, potrebbe anche richiedere molto tempo in più. Ma di giorni a disposizione ce ne sono invece pochi, tenendo conto delle vacanze e dell’incombenza di un’altra scadenze per le fatture elettroniche. Entro il 3 maggio 2019 i contribuenti devono infatti decidere se optare per l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici offerto dall’Agenzia delle entrate.

Maurizio Postal, delegato alla fiscalità del Consiglio nazionale, ha ribadito che tali errori di calcolo sulle imposte di bollo rappresentano l’ennesimo adempimento che aggrava i compiti dei professionisti e che, invece, si sarebbe sarebbe dovuta bastare una verifica automatica.

Se il calcolo automatico è sbagliato l’unica via possibile è quella di conteggiare l’imposta di bollo dovuta a mano, fattura per fattura. Di fronte a questo aggravio di lavoro sarebbe opportuno quantomeno prevedere una proroga della scadenza (oppure l’esonero delle sanzioni).

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