Cosa si rischia se non si paga il bollo auto? Dal 1° luglio il bollo o una multa non pagata può far scattare il recupero della somma dovuta con il pignoramento diretto sul conto corrente. Vediamo come questo può succedere

Bollo auto non pagato: il nuovo ente con poteri più ampi

Con l’ultima legge di bilancio approvata dal Governo, definisce l’addio definitivo di Equitalia, società che aveva il compito di recuperare i crediti per conto dello Stato, molto temuta dai contribuenti.

Ad Equitalia subentra il 1° luglio l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Si sperava che con l’addio dei Equitalia ci sarebbe stato un cambiamento più equo per i cittadini, ma per il momento la prospettiva sembra più austera. Il nuovo ente avrà poteri maggiori nella lotta all’evasione e nella ricerca dei beni da pignorare. L’Agenzia delle Entrate Riscossione, grazie all’accesso delle banche dati potrà accedere al conto corrente bancario dei cattivi pagatori, sia cittadini che imprese e prelevare la somma dovuta.
Questo vale per tutti i debiti, contributi INPS, cartelle esattoriali, ma anche bollo e multe. I cittadini dovranno essere più attenti alle scadenze.

Norma già esistente con Equitalia

Equitalia, ha spiegato che il progetto del pignoramento diretto dal conto corrente esisteva già dal 2005, ma non è stato possibile attuarlo in quanto non possedeva l’accesso alle banche dati. L’Agenzia delle Entrate Riscossione invece è una società pubblica e può accedere a tutte le banche dati in piena libertà. Grazie al nuovo decreto fiscale (Dl n. 193/16), il nuovo Agente della riscossione potrà accedere alle banche dati telematiche, fino ad ora interdette ad Equitalia, per investigare sui beni del debitore da pignorare. Si pensi alla consistenza del conto corrente e alla relativa banca di appoggio o alla presenza di redditi di lavoro dipendente o da pensione.

Bollo auto e pignoramento conto corrente

L’Agenzia delle Entrate Riscossione riuscirà ad incassare la cifra solo al termine di una procedura che inizierà con avvisi e solleciti di pagamento.

Il contribuente avrà 60 giorni per mettersi in regola, pagando subito o dilazionando la somma da pagare o presentando ricorso. Trascorsi i 60 giorni, in mancanza di pagamento, i funzionari dell’Agenzia potranno avviare il meccanisco per recuperare le somme con il pignoramento conto corrente.

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