Un tempo i produttori di automobili le costruivano per potersi comperare dei quadri; oggigiorno i pittori fanno dei quadri per potersi comperare delle automobili“, affermava Vladimir Majakovskij. Parole che sottolineano come il mondo continui ad evolversi e le auto rivestano un ruolo sempre più importante nelle nostre esistenze.

A partire dal posto di lavoro fino ad arrivare al supermercato per fare la spesa settimanale, d’altronde, sono davvero tante le volte in cui utilizziamo l’auto per raggiungere un luogo di nostro interesse.

Oltre al mezzo in sé, però, è necessario essere in regola con tutta una serie di adempimenti. Ne sono un chiaro esempio il pagamento dell’assicurazione e del bollo auto.

Bollo auto in sanatoria: quando viene cancellato e quando sono ammesse rate

La tassa sulla proprietà del mezzo deve essere corrisposta ogni anno da chi possiede un veicolo. Come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, il pagamento del bollo auto deve essere effettuato da coloro che risultano proprietari dell’auto al PRA. Questo a prescindere che l’auto circoli per strada o meno. Proprio la tassa automobilistica rientra nella sanatoria prevista con la Legge di Bilancio 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri. Ma per quali anni si ha diritto alla cancellazione degli arretrati del bollo auto? Quando, invece, è possibile optare per il pagamento a rate?

Ebbene, la nuova tregua fiscale, in programma per il 2023, prevede la cancellazione delle cartelle esattoriali fino al 2015 con importo pari a massimo mille euro. Considerando l’importo, ne consegue che tra i debiti che rientrano in sanatoria si annoverano anche quelli del bollo auto fino al 2015. La relativa cancellazione avverrà in automatico, senza che i soggetti interessati debbano farne apposita richiesta.

Manovra 2023, quali debiti finiranno in rottamazione

Le cartelle esattoriali che sono state inviate nel periodo compreso dal 2015 fino all’anno in corso, invece, finiranno in rottamazione.

Entrando nei dettagli, sarà possibile richiedere la rateizzazione, fino a massimo cinque anni, per i mancati pagamenti registrati nel 2022. Inclusi quelli relativi al bollo auto. In tal caso non si dovranno pagare ulteriori sanzioni e interessi. La rottamazione, è bene sottolineare, riguarda solamente le cartelle esattoriali affidate o iscritte a ruolo negli anni poc’anzi citati. Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora provveduto ad inviare la cartella esattoriale, pertanto, si invita ad affrettarsi a pagare i propri debiti pregressi con il Fisco. Non sarà scontato, infatti, che anche il prossimo anno si approverà la cancellazione delle cartelle esattoriali non pagate.