Il prezzo delle bollette, purtroppo, non accenna a diminuire. Anzi, secondo le previsioni, potrebbero anche aumentare nei prossimi mesi.

Se così fosse, le misure messe in atto dal governo potrebbero essere insufficienti, a cominciare dal bonus 200 euro: la misura anti inflazione finanziata con l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. E così, il governo inizia a studiare le prossime mosse in favore delle famiglie e delle piccole imprese in difficoltà economica proprio a causa dell’impennata dei prezzi.

Impennata dei prezzi che, lo ricordiamo, è causata principalmente dall’attuale conflitto in Ucraina.

Non solo, anche alcuni sindacati voglio dire la loro in merito a questa vicenda.

Il sindacato di Polizia Siulp, in questi giorni, ha pubblicato un comunicato con il quale esorta l’esecutivo, e dunque il Premier Mario Draghi, a togliere dalla bolletta elettrica la quota relativa al canone RAI. Questo almeno per tutta la durata dell’emergenza. Vediamo meglio di cosa si tratta

Canone Rai fuori dalla bolletta in anticipo per frenare l’impennata dei prezzi delle bollette

Il canone rai, ad oggi, è pari a 90 euro l’anno e il pagamento avviene mediante addebito sulle bollette elettriche in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio a ottobre. Come ormai sappiamo, il governo si è impegnato nei confronti dell’Unione Europea, all’interno del cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza, a eliminarlo dalla bolletta elettrica già dal prossimo anno. Questo perché la tassa sulla tv pubblica rappresenta un onere improprio, cioè non riferibile al consumo effettivo di energia elettrica.

A causa dell’impennata dei prezzi dell’energia che sta mettendo in ginocchio i risparmi di famiglie e imprese, il sindacato di Polizia Siulp ha chiesto di anticipare il provvedimento.

“Tutti sono concentrati – spiega il Siulp Torino – e cercano di aiutare famiglie e imprese studiando possibili e soprattutto realistiche soluzioni che riducano i costi dell’energia.

Siamo consapevoli dell’impatto che questa proposta potrebbe avere nei confronti del servizio radiotelevisivo, ma la sofferenza del popolo riteniamo sia la priorità”.

Il sindacato, nella sua missiva, chiede sostanzialmente di non far pagare il canone rai per tutta la durata di questa emergenza.

Non possiamo sapere se questa misura sarà accolta dall’esecutivo, ma di certo possiamo affermare che si tratta di una proposta di buon senso.