L’aumento della pensione di invalidità da novembre 2020 si basa anche sul reddito. Ecco perché molti pensionati si interrogano in questi giorni su che cosa viene considerato rilevante ai fini del reddito. Tra le voci in dubbio ricorrono spesso i soldi sul conto. Il portale Inps contiene un elenco dei redditi da dichiarare.

Il conto corrente non fa reddito

La domanda da cui partire per chiarirsi le idee a nostro avviso è la seguente:

“Il conto corrente viene inserito nella dichiarazione dei redditi?”

La risposta è no.

E infatti il conto corrente non fa reddito. Nel 730 si inseriscono solamente le entrate annue che contribuiscono ad aumentare il saldo sul conto. Neppure gli interessi, essendo già trattenuti dalla banca tramite ritenuta alla fonte, rilevano ai fini della dichiarazione. I soli interessi (al netto delle tasse) vengono considerati ai fini della pensione di invalidità, sia di quella ordinaria di 286,81 euro sia per l’eventuale aumento in arrivo. Gli interessi, infatti, rappresentano il reddito prodotto dal conto.

Ribadiamo quindi che il conto corrente non fa reddito e non incide sull’aumento della pensione di invalidità, così come la macchina o la casa di abitazione.

L’aumento della pensione arriva in automatico: di quanto sarà

In conclusione ricordiamo che gli invalidi civili totali, i ciechi assoluti e i sordomuti non devono presentare alcuna domanda: l’aumento della pensione sarà automatico d’ufficio. Resta il dubbio sulla decorrenza degli arretrati, ovvero se saranno conteggiati dal 20 luglio o dal 1° agosto. Vero è che la circolare Inps lascia intendere la prima ipotesi. Si legge infatti che

A decorrere dal 20 luglio è riconosciuta una maggiorazione economica”

Tuttavia restiamo in attesa di conferme ufficiali su questo punto.

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