Appartarsi in auto non costituisce più un reato penale, dopo la penalizzazione, infatti, gli atti osceni in luogo pubblico non rientrano più nei reati penali.   Fino a prima della depenalizzazione gli atti osceni comportavano una reclusione da 3 mesi a 3 anni, ma ora non hanno più una rilevanza penale anche se resta la sanzione. Per chi commette atti osceni in luogo pubblico, infatti, è prevista una sanzione dai 5mila ai 30mila euro. Appartarsi in auto, quindi potrebbe costare molto caro. Le sentenze storiche che hanno dato una definizione agli atti osceni per coloro che si appartavano in macchina sono numerose, ricordiamo la numero 7786 del 1996 con la quale si ravvisava il reato di atti osceni per chi sostava in auto, in luogo pubblico, in posizione visibile ed illuminata dai lampioni con un miniabito.

La sentenza 6302 del 1998 chiarivano che gli atti osceni commessi in macchina di notte o su strade non frequentate avevano la stessa rilevanza di quelli commessi di giorno e su strade frequentate poichè non è l’ora notturna o la frequentazione della strada a far venir meno la possibilità che un occasionale passante possa cogliere tali atti (a meno che, chiarisce la sentenza, l’autore di tali atti non abbia adottato tecniche che rendano l’interno dell’auto non visibile come l’appannamento dei vetri o la copertura degli stessi. Per appartarsi in auto senza incorrere negli atti osceni, quindi, è necessario adottare gli opportuni accorgimenti per non essere osservati poichè è vero che se colti in flagrante non si rischierà più di sporcare la propria fedina penale, poichè non è più considerato un reato, ma si rischia comunque di prendere una sanzione molto salata. Si precisa, però, che se gli atti osceni venissero perpetrati in luoghi pubblici frequentati abitualmente da minori la reclusione resta: da 4 mesi a 4 anni.