Massima attenzione alle pensioni nel 2022 con l’Ape Sociale. E pure con l’Opzione Donna per le lavoratrici dipendenti e per quelle autonome. In quanto le due misure di pensionamento anticipato potrebbero avere i mesi contati. Ovverosia, potrebbero non essere prorogate per il 2023.

In particolare, c’è da fare molta attenzione alle pensioni anticipate nel 2022 in quanto la riforma strutturale procede a rilento. Con la guerra in Ucraina, infatti, l’agenda di Governo è repentinamente cambiata. E la revisione delle regole per l’accesso alla previdenza pubblica, infatti, potrebbe uscire dalla lista delle priorità per il prossimo anno.

Così come è riportato in questo articolo.

Attenzione alle pensioni nel 2022 con Ape Sociale e con Opzione Donna. Potrebbero avere i mesi contati

Inoltre, bisogna fare molta attenzione alle pensioni nel 2022 con Ape Sociale e con Opzione Donna in quanto le due misure sono valide giusto per quest’anno. Mentre per la loro eventuale proroga al 2023 servirebbe un apposito provvedimento.

Per chi non vuole correre rischi per il ritiro dal lavoro, facendo attenzione alle pensioni nel 2022 ricordiamo che con l’Ape Sociale la pensione è accessibile con 63 anni di età. E con un requisito contributivo che, in base alla categoria di appartenenza, varia da un minimo di 30 ad un massimo di 36 anni di contributi previdenziali obbligatori effettivamente versati.

Attenzione alle anticipate che potrebbero avere i mesi contati

Nel fare attenzione alle pensioni nel 2022, inoltre, come detto pure Opzione Donna è una misura in bilico per il 2023. Fermo restando che, con i requisiti da maturare entro il 2021, nel corso del corrente anno, con 35 anni di contributi previdenziali versati, le lavoratrici dipendenti possono esercitare l’opzione. Quella del ritiro dal lavoro a 58 anni. Mentre per le lavoratrici autonome il requisito anagrafico sale di un gradino. A 59 anni di età.