Tu vendi il tuo tempo, le tue giornate, per cui lo stipendio che ti danno è una sorta di ricompensa perché ti hanno rubato qualcosa“, affermava Tiziano Terzani. Lo stipendio, in effetti, non è altro che il corrispettivo per le ore e l’impegno che dedichiamo all’attività lavorativa, anziché ai propri interessi personali.

Nonostante ciò lo stipendio si rivela essere spesso inadeguato rispetto alle proprie esigenze personali. Tante sono le spese da dover sostenere, con molte famiglie che, complice la crisi economica in corso, riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese.

Per questo motivo in molti attendono con impazienza l‘aumento in busta paga. Ma questo incremento andrà a sostituire l’ex bonus Renzi? Ecco come funziona.

Attento all’aumento in busta paga se prendi il bonus Renzi

Sono diverse le voci che vanno a determinare l’importo finale in busta paga. Ne sono un chiaro esempio le varie trattenute, ma anche ferie, permessi e il bonus bollette in busta paga. Proprio soffermandosi su quest’ultima interesserà sapere che grazie al rinnovo del contratto, i dipendenti del comparto scuola riceveranno a dicembre un aumento di stipendio e gli arretrati per gli anni di vacanza contrattuale.

Una notizia senz’ombra di dubbio positiva, che permetterà ai soggetti interessati di avere qualche euro in più a disposizione. Una vera e propria boccata di ossigeno in un contesto storico complicato come quello attuale, dove l’aumento generale dei prezzi diminuisce il potere di acquisto delle famiglie italiane.

Rinnovo contratto del comparto scuola: quando non si ha diritto all’ex bonus Renzi

Come sovente accade, però, non è tutto oro quello che luccica. In particolare i lavoratori del comparto scuola devono stare attenti all’aumento ottenuto con il rinnovo del contratto perché potrebbe sostituire i 100 euro del bonus Renzi. Ma è davvero così?

Ebbene, l’aumento del rinnovo contratto del comparto scuola e i 100 euro per il taglio del cuneo fiscale, meglio conosciuto come ex Bonus Renzi, sono due cose ben distinte.

Il riconoscimento di una misura, pertanto, non esclude la possibilità che venga corrisposte anche l’altra. Allo stesso tempo non mancano le eccezioni.

L’ex Bonus Renzi, infatti, viene corrisposto con importo pieno, ovvero pari a 100 euro al mese, solo ai soggetti che presentano un reddito fino a 15 mila euro l’anno. Tale soglia reddituale è pari a massimo 28 mila euro solamente se si rispettano determinati parametri. Se l’aumento in busta paga conseguente il rinnovo del contratto porta a superare le soglie reddituali poc’anzi citate, ecco che i lavoratori interessati non si vedranno corrispondere l’ex bonus Renzi.