Le persone che assumono i farmaci salvavita in Italia sono in continuo aumento, si tratta di quelle persone costrette ad assumere farmaci per tutta la vita perchè affetta da patologie gravi, a volte rare e incurabili (come ad esempio la Sla o l’epatite C).

Le cure cui questi soggetti sono spesso costretti a ricorrere sono estenuanti e nella maggior parte dei casi sono anche molto costose e non alla portata di tutti.

Proprio per questo motivo l’ordinamento italiano prevede per questi soggetti di accedere gratuitamente alle cure con l’esenzione ticket.

Al di là del beneficio economico, i soggetti costretti alle cure salvavita hanno diritto anche ad alcune prestazioni assistenziali come ad esempio la pensione di invalidità o l’indennità di accompagnamento; i malati, tra l’altro, hanno anche il diritto di un trattamento di favore nel luogo lavorativo (come ad esempio tempo parziale o telelavoro).

Quali sono i farmaci salvavita?

I farmaci sono classificati in 3 categorie,  quelli di categoria C, ovvero i farmaci da banco, quelli di categoria H che sono i farmaci utilizzati in ambulatori o in ospedali ed infine i farmaci di categoria A, i cosiddetti farmaci salvavita.

I farmaci di categoria A sono quelli ritenuti essenziali per la cura di determinate patologie gravi e per malattie croniche. I farmaci di categoria A sono di norma gratuiti, anche se i contributi caricati sopra questa tipologia di farmaci è stabilito da ciascuna regione. L’elenco dei farmaci salvavita è comunque consultabile sul sito dell’Aifa.

Benefici per chi assume  farmaci salvavita

I malati costretti alle cure con farmaci salvavita possono richiedere l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per questi farmaci, per visite ed esami specialistici cui devono sottoporsi per la propria patologia e l’esenzione può essere totale se il paziente richiedente si è visto riconoscere un’invalidità del 100%: in questo caso il paziente potrà sottoporsi gratuitamente a qualsiasi visita specialistica presso le strutture pubbliche, oppure parziale, con la quale potrà accedere gratuitamente soltanto alle cure inerenti la patologia da cui è affetto.

In caso di invalidità totale il paziente ha diritto oltre all’esenzione del ticket anche alla pensione di inabilità, all’indennità di accompagnamento e all’indennità di frequenza.

Nel caso di invalidità parziale, quindi, pari o superiore al 74% può essere richiesto soltanto l’assegno mensile di invalidità.