Il recente decreto PNRR, convertito in legge, introduce un’iniziativa significativa nel settore dell’assistenza domestica: il “bonus badanti”. Questa misura è un aiuto per i datori di lavoro domestico, offrendo un esonero contributivo totale per l’assunzione di badanti dedicati ad anziani di almeno 80 anni titolari di una pensione di accompagnamento.

Una misura che riflette un’attenzione crescente verso le problematiche sociali legate all’anzianità e alla non autosufficienza. Un bonus che non solo facilita l’assunzione di badanti ma promuove anche un miglioramento generale delle condizioni di lavoro nel settore domestico, con particolare attenzione alla salute e sicurezza.

Il bonus badanti, in sintesi, è un’iniziativa che prevede un esonero del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi per i datori di lavoro che assumono lavoratori per l’assistenza ad anziani non autosufficienti.

Le condizioni

Questo incentivo è mirato a migliorare la qualità delle prestazioni nel lavoro di cura a domicilio e a favorire la regolarizzazione delle attività in questo settore. Per poter beneficiare del bonus badanti, i datori di lavoro devono rispettare alcuni criteri specifici, ossia:

  • Assunzione a tempo indeterminato: Il lavoratore deve essere assunto a tempo indeterminato o trasformato da un contratto a tempo determinato;
  • Limite di esonero: L’esonero dal pagamento dei contributi è limitato a 3.000 euro annui per datore di lavoro;
  • Condizioni di età e pensione: L’anziano assistito deve avere almeno 80 anni e essere titolare dell’indennità di accompagnamento;
  • Tetto ISEE: Il valore ISEE del datore di lavoro non deve superare i 6.000 euro.

Serve, quindi, anche un ISEE precompilato o ordinario in corso di validità che sia sotto la predetta soglia.

Bonus badanti: divieti e domanda

Non tutti i datori di lavoro possono accedere al bonus badanti. Esistono delle restrizioni specifiche per garantire che il beneficio sia assegnato equamente:

  • Divieto di assunzione di parenti: i datori di lavoro non possono assumere parenti o affini per beneficiare dell’esonero. A meno che non si tratti di assistenza a specifiche categorie di invalidi o di prestazioni di servizio in ambiti molto particolari come quello religioso o militare;
  • Divieto di continuità: non si ha diritto al beneficio se si è concluso un rapporto di lavoro domestico con lo stesso lavoratore. O con un membro del nucleo familiare del datore di lavoro nei sei mesi precedenti.

Il bonus badanti sarà attivo fino al 31 dicembre 2025, e l’INPS sarà responsabile di comunicare la data esatta di avvio dell’agevolazione e di gestire le modalità di domanda.

Riassumendo…

  • il decreto PNRR prevede il bonus badanti
  • un esonero del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi per i datori di lavoro che assumono lavoratori per l’assistenza ad anziani non autosufficienti
  • il beneficio sarà attivo fino al 31 dicembre 2025
  • l’INPS dovrà definire la data da cui parte l’agevolazione e le modalità di domanda.