L’ assistente sessuale, non è un lavoro rinosciuto in Italia. Il dibattito sul tema della sessualità delle persone con disabilità è stato ancorato  attorno al nodo dell’“assistenza sessuale” e della relativa figura professionale.

E’ stato presentato un un Disegno di Legge depositato nell’aprile 2014. Il disegno n. 1442, frutto del lavoro di un Comitato in materia conteneva le “disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità”. Ma ad oggi non ci sono stati risvolti positivi.

Assistente sessuale anche contro la legge

Lisa, 45 anni,  decide di formarsi per diventare assistente sessuale, anche se la legge italiana non prevede questa figura.

Lisa fa parte del comitato “Lovegiver“, fondato da Maximiliano Ulivieri per promuovere l’assistenza disabili in Italia.
A fine maggio il fondatore, Ulivieri inizierà i corsi di formazione con i suoi collaboratori. Tra loro il responsabile dell’Istituto Italiano di Sessuologia scientifica di Roma. Al termine dei corsi, gli assistenti saranno messi in contatto con le famiglie che ne hanno fatto richiesta e le persone con gravi disabilità.
Ulivieri, spiega che ha ricevuto 2133 richieste di assistenza sessuale da parte di genitori con figli con disabilità fisiche e intellettive. In Italia certi diritti sono negati.

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