Sulla pagina facebook Inps per le famiglie molti percettori del reddito di cittadinanza si stanno lamentando del mancato accredito dell’importo riconosciuto a titolo di assegno unico.

La riposta dell’Inps è abbastanza semplice. In pratica, l’Istituto di previdenza rimanda alla possibile compilazione del documeno rdc com/au.

Cos’è questo documento e perchè può sbloccare l’assegno unico per i percettori del reddito di cittadinanza?

Ecco quelle che sono le indicazione dell’Inps contenute nella circolare n°53 del 28 aprile.

L’assegno unico per i percettori di RDC

L’assegno unico, D.

Lgs 230/2021, è riconosciuto indipendentemente alla condizione lavorativa del richiedente. Infatti, l’assegno spetta a: non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati.

Detto ciò, anche i percettori di reddito di cittadinanza hanno diritto all’assegno unico.

In particolare, tali soggetti, nel rispetto di tutte le condizioni di legge, ricevono l’assegno unico in automatico. Senza che sia necessario presentare domanda.

L’INPS riconosce, congiuntamente e direttamente su carta RdC, una quota supplementare di beneficio economico riferita all’AssegnoUnico e universale.

La misura complessiva dell’integrazione Rdc/AU è determinata sottraendo dall’importo teorico spettante dell’assegno unico e universale la quota di RdC relativa ai #figli che fanno parte del nucleo familiare. Quota calcolata sulla base della scala di equivalenza.

Assegno unico. Cos’è il modello RDC-com AU e perchè può sbloccare l’assegno

Come detto in premessa, sulla pagina facebook Inps per le famiglie molti percettori del reddito di cittadinanza si stanno lamentando del mancato accredito dell’importo riconosciuto a titolo di assegno unico.

La riposta dell’Inps è abbastanza semplice. In pratica, tra i vari errori che bloccano il pagamento, l’Istituto di previdenza rimanda alla possibile compilazione del documeno rdc com/au.

Cos’è questo documento e perchè può sbloccare l’assegno unico per i percettori del reddito di cittadinanza?

Per rispondere a tale domanda ci viene in aiuto la circolare n°53 del 28 aprile.

In tale documento l’Istituto di previdenza ha chiarito che il modello Rdc com (non ancora disponibile) deve essere presentato all’Inps per comunicare le informazioni riguardanti il nucleo familiare percettore di Rdc che non risultino in possesso dell’Istituto.

Viene difficile capire quali siano le informazioni di cui l’Inps non è in possesso in riferimento ai percettori di RDC che anno per anno devono presentare una DSU aggiornata.

Il contenuto del modello

Ad ogni modo, L’INPS rimanda al suddetto modello per autocertificare, ai sensi dell’articolo 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni previste dalla legge, ai fini del riconoscimento del diritto all’assegno unico e universale:

  • presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale ovvero un corso di laurea (art. 2, comma 1, lett. b), n. 1, del D.lgs n. 230/2021);
  • presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui (art. 2, comma 1, lett. b), n. 2, del D.lgs n. 230/2021);
  • presenza nel nucleo di figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, che sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego (art. 2, comma 1, lett. b), n. 3, del D.lgs n. 230/2021);
  • ecc.

Non dovranno presentare il predetto modello “Rdc-Com/AU” i nuclei familiari percettori di Rdc nei quali siano contestualmente presenti, all’interno dello stesso nucleo, i due genitori, di cui uno sia il dichiarante della DSU, ai fini ISEE, con uno o più figli a carico che siano: minorenni; o maggiorenni con disabilità.