L’INPS, con il recente Messaggio n. 15/2023, ha indicato chi deve fare domanda assegno unico 2024 e chi, invece, non deve ripetere la domanda ma deve solo rinnovare l’ISEE per avere continuità nel pagamento. In sintesi, l’istituto ha detto che:

  • deve fare domanda assegno unico 2024 chi avendola fatta già nel 2023, la trova adesso in stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta ovvero chi chiede per la prima volta l’assegno unico;
  • non deve fare domanda assegno unico 2024, ma rinnovare solo l’ISEE e/o comunicare eventuali variazioni, chi l’ha già fatta in passato.

Nello stesso messaggio, l’INPS ha indicato i tempi entro cui rinnovare l’ISEE per non vedersi corrispondere l’importo minimo della prestazione e allo stesso tempo per non perdere il conguaglio su eventuali arretrati.

Nel messaggio, tuttavia, non sono indicati i tempi di domanda per chi deve farla.

Chi e quando deve fare domanda nel 2024

L’assegno unico figli a carico è legato all’ISEE del nucleo familiare. Sostituisce, da quando è stato introdotto, alcune prestazioni tra cui la detrazione per figli a carico fino a 21 anni e l’assegno per figli.

È pagato direttamente dall’INPS. Quindi, non in busta paga. Decorre da marzo a febbraio dell’anno successivo.

Non avendo l’INPS indicato nel menzionato Messaggio n. 15/2023 i tempi di domanda ma solo quelli di rinnovo ISEE, ai fini dell’assegno unico 2024, si presume che valgono le regole generali fissate in fase di introduzione della prestazione. Quindi:

  • per domande presentate a gennaio 2024 e febbraio 2024, il pagamento decorre da marzo 2024;
  • per domande presentate oltre febbraio ma entro il 30 giugno 2024, l’INPS pagherà senza far perdere gli arretrati da marzo;
  • per domande fatte dopo il 30 giugno 2024, si perdono gli arretrati da marzo 2024.

Assegno unico 2024, quando alla domanda non c’è ISEE

Al momento della domanda assegno unico 2024 è importante avere un’ISEE in corso di validità altrimenti si riceverà l’importo minimo e non quello effettivamente spettante.

Regola vuole che se al momento della domanda non c’è ISEE in corso di validità, è possibile rinnovare l’ISEE successivamente. In tal caso, tuttavia, se l’ISEE è rinnovato entro il 30 giugno 2024, l’INPS poi farà il conguaglio sugli arretrati da marzo 2024. Se, invece, il rinnovo ISEE è fatto dopo il 30 giugno, sarà pagato l’importo minimo fino al rinnovo e non ci saranno conguagli sugli arretrati.

Per completezza informativa, ricordiamo che, la domanda assegno unico si presentare con una delle seguenti modalità

  • online all’INPS, attraverso il servizio dedicato;
  • contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Riassumendo…

  • l’INPS, con il Messaggio n. 15/2023, ha dettato istruzioni e date di pagamento per l’assegno unico 2024
  • ha indicato i tempi entro cui rinnovare l’ISEE per avere continuità nel pagamento dell’assegno
  • ha indicato i soggetti che devono fare domanda e quelli che NON devono fare domanda
  • per coloro che devono fare domanda valgono i tempi di scadenza già previsti per gli anni trascorsi (quindi, domanda entro il 30 giugno 2024 per non perdere arretrati da marzo 2024).