Io sono S. A.  ho 50 anni e lavoro da 33 anni, ho una invalidità del 67 % avuta nel 2004 dalla commissione medica perché ho avuto una operazione al cuore ..Io volevo chiederle a lei una cortesia perché non ho ancora capito bene se ho diritto al assegno di invalidità. LE SPIEGO MEGLIO. Un sabato mattina c’era un programma dove il dott.BENELLI esperto di economia diceva e leggeva degli esempi di chi aveva diritto a questo ASSEGNO DI INVALIDITÀ  e ci rientravo anch’io con il 67%. Mi sono recato al patronato per avere delle spiegazioni e mi hanno risposto che il dott. BENELLI si è sbagliato, ho provato a contattarlo ma non c’è modo, io addirittura ho la registrazione in formato file. E potrei inviarla ..chiedo a lei può aiutarmi in qualche modo ne sono infinitamente grato. Buona serata.

Innanzitutto per venire a capo di questa situazione bisogna fare una distinzione di base tra invalidità civile e assegno ordinario di invalidità.

Se ci si riferisce all’invalidità civile, una prestazione assistenziale erogata al di là dei contributi versati, indubbiamente lei non ci rientra poiché viene concessa soltanto agli invalidi con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% che rispettano determinati requisiti reddituali.

Per l’assegno ordinario di invalidità, invece, basta un’invalidità pari al 66,6%, ovvero un’infermità fisica o mentale che determini una riduzione superiore ai 2/3 della capacità lavorativa.

Per avere diritto alla prestazione, inoltre, sono necessari 5 anni di contribuzione versata, di cui 3 nel quinquennio precedente alla data di presentazione della domanda.

Se è in possesso di questi requisiti, quindi, lei rientra nei destinatari dell’assegno ordinario di invalidità che può essere chiesto da lavoratori autonomi, indipendenti e parasubordinati, ma non da quelli del pubblico impiego. Si ricorda che non è necessario smettere di lavorare per percepire l’assegno.

Per approfondire può leggere:Invalidità, l’assegno straordinario, quando viene concesso?

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