L’INPS con specifica circolare rende noto gli importi aggiornati per l’assegno maternità comuni per l’anno 2023. Ne approfittiamo per ricordare i tempi per la domanda.

Si tratta di una delle poche prestazioni che non sono scomparse dopo l’avvento dell’assegno unico figli a carico. Una prestazione pagata dall’INPS anche se la domanda si fa al comune di residenza. L’importo di questo beneficio è rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT.

Il riferimento normativo

Come detto, l’assegno di maternità comuni, è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’INPS. E’ espressamente prevista dall’art. 74 del D. Lgs. n. 51 del 2001.

Spetta nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo. Possono farne domanda ai cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno. Per la specifica della tipologia di permesso di soggiorno utile per la concessione del beneficio è necessario rivolgersi al proprio comune di residenza.

I requisiti per l’assegno maternità comuni

Per avere diritto a percepire l’assegno maternità comuni, oltre a rispettare i requisiti di residenza è anche necessario rispettarne altri. In particolare:

  • l’assegno spetta solo entro determinati limiti di reddito
  • i richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente
  • non bisogna essere già beneficiari per lo stesso evento dell’assegno maternità INPS.

Importi per il 2023

Come anticipato, l’importo dell’assegno maternità comuni ed il requisito reddituale sono aggiornati annualmente dall’INPS. Ecco, quindi, che l’istituto comunica l’aggiornamento tali valori con la Circolare n. 26 dell’8 marzo 2023.

Nel documento è detto che l’importo dell’assegno mensile di maternità dei comuni, spettante nella misura intera, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, è pari a 383,46 euro.

E’ erogato per 5 mensilità. Quindi, è complessivamente di 1.917,30 euro.

Il requisito reddituale per averne diritto fa riferimento all’ISEE. Pertanto, l’INPS nella circolare indica anche tale valore. In dettaglio è detto che l’assegno di maternità comuni spetta a condizione che si abbia un ISEE in corso di validità non superiore a 19.185,13 euro.

La domanda per l’assegno maternità comuni

Anche se pagata dall’INPS, la richiesta della prestazione si deve fare al comune di residenza. Al comune stesso spetta la verifica della sussistenza dei requisiti. Rivolgersi, pertanto, al proprio comune di residenza.

Ad ogni modo esiste un termine. La domanda assegno unico comuni deve essere fatta entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo. Quindi, ad esempio, per una nascita avvenuta il 16 febbraio 2023, la domanda si può fare entro 6 mesi da questa data.

Si tenga presente che il sussidio non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali, tranne se si ha diritto a percepire dal comune la quota differenziale. I tempi di lavorazione della richiesta sono in media di circa 30 giorni.