L’assegno di inclusione è una misura che può essere percepita dalle famiglie bisognose ma solo a determinate condizioni. La regola generale infatti consente di prendere la misura solo se nel nucleo familiare ci sono determinate situazioni sia legate all’ISEE che legate ai patrimoni e ai redditi del nucleo familiare. Inoltre è necessario che nella famiglia del richiedente ci siano soggetti considerati fragili dalla normativa vigente. Parliamo sostanzialmente di soggetti sotto i 18 anni di età, sopra i 60 anni di età, invalidi, con carichi di cura relativi a minorenni e invalidi o presi in carico dai servizi sociali, sanitari o assistenziali.

Chi non rientra in queste categorie di soggetti non può avere diritto all’assegno di inclusione. Se in una famiglia non è presente nemmeno un soggetto tra quelli prima elencati, la domanda non verrà accolta dall’INPS. Nelle famiglie beneficiarie del sussidio, tutti i soggetti privi delle caratteristiche prima citate, non ricevono il sussidio e non vengono considerati nella scala di equivalenza utile a percepire il beneficio. Tutti vincoli e regole che mettono a rischio il diritto al sussidio per delle famiglie, e che rischiano di ridurre l’importo percepito nei prossimi mesi.

“Salve, sono una beneficiaria dell’Assegno di Inclusione e volevo porvi un quesito. Nella mia famiglia siamo in 5. Io, mio marito e tre figli maschi, di 13, 15 e 17 anni. Il 26 maggio mio figlio maggiore compie 18 anni di età. Secondo voi cambierà qualcosa sull’importo dell’Assegno di Inclusione da maggio visto che se non ho capito male, in base ai vostri articoli precedenti, i diciottenni non possono prendere l’Assegno? Questo nemmeno se mio figlio è studente e non lavora?”

 

Assegno di Inclusione, ecco perché presto scenderà di importo per molte famiglie

In un nucleo familiare in cui è presente almeno un soggetto tra quelli prima elencati, l’Assegno di Inclusione può essere erogato ma solo in relazione ai soggetti che rientrano nelle categorie prima citate.

In pratica in una famiglia che ha al suo interno soggetti che rientrano nell’Assegno di Inclusione e soggetti che invece non rientrano, la misura sarà calcolata esclusivamente sui primi. Proprio questo aspetto è quello da considerare per rispondere al quesito della nostra lettrice. Che ha un nucleo familiare il cui sussidio è calcolato oggi solo sui tre figli tutti sotto i 18 anni di età. I due genitori infatti, a meno che non abbia mancato di darci queste informazioni, non prendono il sussidio. Avendo un’età inferiore a 60 anni e senza altre problematiche di natura fisica, psichica o familiare, non rientrano nella scala di equivalenza utile alla prestazione. Significa che il solo sussidio è calcolata su 3 elementi del nucleo familiare e non su 5 elementi.

Figli maggiorenni, dopo il compleanno esclusi dall’ADI

Presto però i soggetti che saranno utili al calcolo dell’Assegno di Inclusione diventeranno 2. Perché il figlio più grande diventerà maggiorenne e seguirà le sorti dei genitori, nel senso che non verrà inserito nel calcolo del sussidio. Che naturalmentescenderà di importo. Non ci sono altri stratagemmi da adoperare che non rientrino in queste tipologie di persone a cui l’Assegno di Inclusione è destinato e cioè:

  • anziani con 60 anni di età già compiuti;
  • figli sono i 18 anni di età;
  • invalidi civili;
  • soggetti con carichi di cura nei confronti degli invalidi presenti in famiglia o dei minorenni presenti nel nucleo familiare;
  • soggetti che sono stati presi in carico da parte dei servizi sociali, assistenziali o sanitari.

Ogni qualvolta si registra un cambiamento di situazione per uno dei componenti il nucleo familiare, l’importo dell’Assegno di inlcusione subisce le inevitabili variazioni. E il caso del figlio che diventa maggiorenne è uno di quelli più comuni che portano l’importo del sussidio a scendere nel momento che l’evento accade.