Cosa è un assegno circolare? Per cosa si usa? Fino a che importi è utilizzabile? Chi lo può usare? Bisogna essere titolari di un conto corrente per poterlo utilizzare? Queste sono soltanto alcune delle domande  che ci si potrebbero porre sull’assegno circolare, uno strumento i pagamento tracciabile che ogni cittadino può utilizzare richiedendo che una certa somma di denaro contante sia trasformata e pagata a vista al beneficiario. Vediamo ora nel dettaglio cosa è e come funziona l’assegno circolare affrontando anche il tema dei costi, dei limiti e delle scadenze.

Assegno circolare: cosa è?

L’assegno circolare è un titolo di pagamento che è emesso dalla banca o dalla posta solo per somme disponibili. Può essere bancario o postale. L’assegno circolare bancario, quindi, può essere utilizzato da titolari di conto corrente ma anche da persone che non hanno nessun rapporto finanziario con la banca che lo emette. E’ un titolo pagabile “a vista” poiché contiene il nome del beneficiario e la clausola “non trasferibile”. L’assegno circolare può essere pagato solo e soltanto al suo beneficiario. La clausola “non trasferibile” può essere assente soltanto su titolo di importo inferiore ai 1.000 euro e a titolo di imposta di bollo, in questo caso, il richiedente deve pagare la soma di 1,50 euro. Per quanto riguarda, invece, l’assegno circolare postale, come quello bancario può essere richiesto sia dai titolari Bancoposta che da chi non possiede conti correnti in posta.  L’assegno circolare postale è chiamato assegno vidimato ma ha le stesse funzioni di quello bancario. Nelle prossime pagine vedremo come si compila un assegno circolare, i limiti di importo e la scadenza.

Assegno circolare: come si compila?

L’assegno circolare per essere valido deve contenere i seguenti dati:

  • la garanzia della banca di pagare l’importo dell’assegno (la somma deve essere riportata sull’assegno)
  • nome del beneficiario
  • data e luogo di emissione
  • firma della banca che emette l’assegno

 

Assegno circolare: emissione e scadenza

L’emissione dell’assegno  non necessita l’essere titolare di conto corrente bancario o postale e può essere richiesta in qualsiasi filiale.

Chi decide di richiedere un assegno circolare non avendo un cc deve portare con se il denaro per l’importo dell’assegno ma per un massimo di 999,99 euro per la normativa antiriciclaggio. La banca emette l’assegno a fronte della presentazione di un documento di identità del beneficiario. In caso di possesso di un cc l’ammontare dell’assegno non può essere superiore all’ammontare della somma depositata al momento della richiesta. A garantire l’importo dell’assegno è la stesa banca che si impegna a pagarlo. Il beneficiario può presentarsi in banca o alla posta per incassare l’importo entro 30 giorni dall’emissione.

Assegni circolari: limiti importo

Per  l’assegno circolare il limite è di 1000,00 euro qualora non si voglia apporre la dicitura “non trasferibile”, per gli importi superiori è obbligatoria la clausola che renda l’assegno non trasferibile. Il limite dell’uso dei contanti è stato cambiato da diversi decreti negli ultimi anni, vediamo come è cambiato il limite di importo degli assegni senza clausola circolare “non trasferibile” dal 2008 ad oggi. Fino al 24 aprile 2008: 12.500 euro Dal 30 aprile al 24 giugno 2008: 5000 euro Dal 25 giugno 2008 al 30 maggio 2010: 12.500 euro Dal 31 maggio 2010 al 12 agosto 2011: 5000 euro Dal 13 agosto 2011 al 5 dicembre 2011: 2500 euro Dal 6 dicembre 2011 ad oggi: 1000 euro.   Assegno: tutte le regole dai post-datati agli scoperti