“Il mondo esiste ancora nella sua diversità. Ma questo ha poco a che vedere con il caleidoscopio illusorio del turismo. Forse uno dei nostri compiti più urgenti consiste nell’imparare di nuovo a viaggiare, eventualmente nelle nostre vicinanze, per imparare di nuovo a vedere“, afferma Marc Augé. Viaggiare, d’altronde, apre la mente e per questo motivo è importante dedicare del tempo ad esplorare posti diversi da quello in cui abitualmente si vive.

Solo in questo modo, infatti, è possibile conoscere le abitudini, gli usi e le tradizioni delle altre persone che si trovano anche solo a qualche chilometro dalla nostra abitazione.

Peccato che per viaggiare non basti solo la volontà, bensì è necessario anche mettere mano al portafoglio. Un gesto di per sé semplice ma che per sempre più persone risulta complicato a causa della crisi economica in corso che riduce il potere di acquisto.

Proprio al fine di rilanciare un settore fondamentale per l’economia del nostro Paese, come il turismo, giungono in aiuto delle agevolazioni. Si tratta dei soldi del Fondo Imprese Turismo. Ecco chi ne ha diritto e come funziona.

Arrivano i soldi del Fondo Imprese Turismo: ecco chi ci rientra e chi no

Attraverso un comunicato datato 24 febbraio 2023, Invitalia ha reso noto che slitta la data a partire da cui sarà possibile presentare apposita domanda per beneficiare dell’agevolazione FRI Tour per il turismo. Entrando nei dettagli si legge che:

Sarà possibile fare richiesta sulla piattaforma Invitalia a partire dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023L’incentivo è finanziato dal Fondo rotativo a sostegno delle imprese e degli investimenti di sviluppo nel turismo, promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia con la partecipazione di ABI e CDP, che mette a disposizione delle strutture ricettive 1 miliardo e 380 milioni di euro. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 12:00 del giorno 20 aprile 2023″.

Misura promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia, i soggetti interessati potranno beneficiare di tale incentivo fino al 31 dicembre 2023.

Entrando nei dettagli ne possono far richiesta, ad esempio: alberghi, agriturismi, ma anche stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici e imprese del settore fieristico e congressuale.

Spese ammissibili e interventi

Sono previste due forme di incentivi, ovvero:

  • Contributo diretto alla spesa, con una percentuale massima pari al 35% dei costi e delle spese ammissibili;
  • Finanziamento agevolato, erogato da Cassa Depositi e Prestiti con un tasso nominale annuo pari allo 0,5%. La durata va da quattro fino ad arrivare a quindici anni.

Il massimo delle spese ammissibili, al netto dell’Iva, va da 500 mila euro fino a 10 milioni di euro. Per quanto riguarda gli interventi, invece, possono riguardare la riqualificazione energetica o antisismica. Ma non solo, anche eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro, digitalizzazione e così via.