Se si vuole arredare casa è godere del bonus mobili e grandi elettrodomestici bisogna in primis eseguire lavori di ristrutturazione sull’immobile da arredare. E’ sufficiente, tuttavia, effettuare piccoli lavori di ristrutturazione senza dove sostenere spese enormi.

Quando si può arredare casa a metà prezzo

Il bonus mobili si sostanzia in una detrazione fiscale del 50% (da godere in 10 quote annuali di pari importo) riconosciuta a fronte di spese per acquisto dei citati beni e finalizzati ad arredare una casa oggetto di lavori di ristrutturazione per i quali si gode anche della relativa detrazione (c.d. bonus ristrutturazione).

Quindi, non può esserci bonus mobili se non c’è bonus ristrutturazione.

Lo sgravio sui mobili, per ora spetta per spese sostenute entro il 31 dicembre 2021 (ci si aspetta una proroga nella prossima legge di bilancio). A differenza del beneficio per la ristrutturazione, tuttavia, per quello dei mobili non è ammessa opzione per sconto in fattura o cessione del credito.

Attualmente si applica su una spesa massima di 16.000 euro (quindi, una detrazione massima di 8.000 euro).

Come arredare casa a metà prezzo

Per godere della possibilità di arredare casa a metà prezzo occorre prestare attenzione alla data di inizio dei lavori di ristrutturazione. Infatti, il legislatore con riferimento al bonus mobili per spese 2021, stabilisce che per goderne è indispensabile che i lavori per ristrutturare casa siano iniziati non prima del 1° gennaio 2020.

Così come per acquisti fatti nel 2020 i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati non prima del 1° gennaio 2019.

Detto ciò, per avere il bonus mobili e grandi elettrodomestici è possibile anche realizzare piccoli lavori di ristrutturazione (e quindi spendere poco) purché tali lavori rientrino tra quelli ammessi al bonus ristrutturazione.

Ad esempio è ammesso il bonus mobili quando si procede alla sostituzione anche di un solo infisso esterno della casa diverso da quello che già c’era (si tratta di intervento di ristrutturazione “straordinaria” ammesso al bonus ristrutturazione).

In questo caso a fronte di una spesa che potrebbe aggirarsi intorno ai 2.000 euro il contribuente potrebbe arredarsi casa a metà prezzo (su una spesa di mobili per 16.000 euro, può godere del bonus di 8.000 euro).

Stessa cosa dicasi, ad esempio, nel caso di installazione di un impianto di allarme con piccole opere murarie.

Spese di ristrutturazione che escludono il bonus mobili

Non danno, invece, diritto al bonus mobili i soli lavori di manutenzione ordinaria effettuati sulla casa. A titolo esemplificativo, trattasi di:

  • tinteggiatura pareti e soffitti
  • sostituzione di pavimenti
  • sostituzione di infissi esterni con altri della stessa tipologia o materiale di quelli sostituiti
  • rifacimento di intonaci
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni; riparazione delle grondaie; riparazione delle mura di cinta.

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