Chi vuole intraprendere un’attività (commerciale o professionale che sia) è chiamato ad aprire la partita IVA. La scelta non si limita a se aprirla o meno.

Avviare un’impresa o una professione implica numerose altre decisioni. La mera apertura è un adempimento che ci si può cimentare a fare anche da soli. Una pratica semplice da fare all’Agenzia Entrate. A volte, tuttavia, gli adempimenti non si fermano qui. Bisogna fare anche l’iscrizione alla Camera di Commercio, all’INPS, all’INAIL, ecc.

Poi bisogna fare gli adempimenti annuali. Dichiarazione redditi, liquidare e pagare le imposte e contributi, tenere i registri contabili, buste paga dei dipendenti, ecc.

E’ proprio così semplice e facile aprire e gestire l’attività con il fai date? O è forse meglio farsi seguire sempre da qualcuno competente del settore, che sia un commercialista o un consulente fiscale in genere?

Tutte le scelte preliminari

Quando si vuole aprire partita IVA, prima di farlo è necessario fare obbligatoriamente delle scelte. La prima, la più importante, è il settore di attività.

Che tipo di attività si intende svolgere?

Dalla risposta a questa domanda dipenderà il codice ATECO da indicare nel modello di apertura da presentare all’Agenzia Entrate. Dunque, il codice ATECO individua l’attività che si andrà a svolgere.

La seconda decisione da prendere è la forma. Quindi, se si intende agire come ditta individuale, lavoratore autonomo o società.

Se si sceglie la forma societaria, occorre prima costituirla dal notaio (decidendo che tipo di società, quindi, se di persona o di capitali). E già, qui, si potrebbe presentare l’esigenza di una consulenza preliminare da un commercialista che aiuti ad individuare la migliore forma societaria in funzione delle esigenze imprenditoriali di chi intende aprire partita IVA.

Ultima decisione è il regime fiscale da adottare. Quindi, semplificato, ordinario, regime forfettario, ecc. In alcuni casi è obbligatorio scegliere uno specifico regime, in altri caso è facoltativo scegliere l’uno piuttosto che l’atro.

Aprire partita IVA, fai da te o commercialista?

Dopo le scelte preliminari bisogna procedere alla pratica. Per per farlo bisogna è indispensabile presentare all’Agenzia Entrate il Modello per aprire partita IVA (Modello AA9/12).

La presentazione può essere telematica tramite i servizi dell’Agenzia stessa. In alternativa è possibile anche presentare il modello direttamente presso gli uffici.

Le cose si fanno più complicate quando bisogna iscriversi anche al Registro Imprese, all’INAIL, ecc. In tal caso bisogna procedere con la pratica “ComUnica”. Una sola pratica che permette tutti gli adempimenti del caso di avvio dell’attività.

Il consiglio vivo è quello di non cimentarsi da soli in questa pratiche ma di farsi sempre seguire e assistere da un consulente. Così come anche nella gestione dell’attività. Eventuali errori potrebbero avere conseguenze pesanti in termini di successive sanzioni da parte del fisco.

Riassumendo…

  • aprire partita IVA è semplice ma allo stesso tempo complicato
  • può essere facile fare la pratica all’Agenzia Entrate ma complicato negli adempimenti successivi
  • inoltre la difficoltà è anche nelle scelte preliminari da fare prima dell’apertura
  • meglio, quindi, farsi seguire e assistere da professionisti del settore (commercialista, ecc.).