Buongiorno, mio marito 64 anni di eta’ e 32 anni di contributi lavoratore autonomo (agente di commercio) che ha cessato attività da due anni attualmente disoccupato, può accedere a qualche agevolazione pensionistica.
La ringrazio.
Con la sua età e i suoi contributi le uniche vie percorribili per un pensionamento anticipato sono Ape sociale e Ape volontario.

Ape sociale: possono accedere autonomi?

Per l’Ape sociale i lavoratori autonomi possono accedere solo per la categoria di invalidi. Nel decreto della misura, infatti, viene specificato che possono accedere invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74% senza specificare se si tratti di lavoratori autonomi o dipendenti.

Per quel che riguarda i disoccupati, invece, viene specificato che possono accedere “disoccupati che hanno finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604″.

I lavoratori autonomi, quindi, sono fuori da questa categoria non percependo indennità di disoccupazione al termine della propria attività.

Per tale motivo non rientra tra gli aventi diritto per la proroga dell’Ape sociale.

Ape volontaria: un anticipo o un prestito?

Rientra, però, tra gli aventi diritto all’accesso all’Ape volontaria, misura sperimentale in vigore fino al 31 dicembre 2019. Si tratta di un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto e fino al compimento dell’età per accedere alla pensione di vecchiaia.

L’APE volontario può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata.

Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali. Come lavoratore autonomo, quindi, può accedere alla misura.

I requisiti richiesti per l’accesso sono:

  • avere una età minima di 63 anni;
  • aver maturato una anzianità contributiva non inferiore a 20 anni;
  • avere un importo della futura pensione mensile pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo Inps
  • non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”