Via libera ai pagamenti del tfs anticipato. I dipendenti pubblici possono ricevere fino a 45 mila euro. Dopo quasi due anni di attesa vediamo ora tempi e modalità di pagamento.

Come ricevere l’anticipo del tfs: fino a 45 mila euro

Il dipartimento della Funzione pubblica deve richiedere alla amministrazioni competenti di comunicare all’Inps i dati del proprio personale collocato in pensione, in modo da concedere all’ente previdenziale di rilasciare la certificazione di diritto al trattamento di fine servizio.Il termine massimo di risposta da parte dell’Inps è di 90 giorni dalla domanda.

La cifra è di 45 mila euro.

Questa documentazione è propedeutica per il tfs anticipato e serve al neo pensionato per fare apposita richiesta della buonuscita alle banche aderenti. Accordato il finanziamento, l’istituto di credito comunicherà all’Inps (e ovviamente anche allo stesso richiedente), l’avvenuta presentazione della richiesta di anticipo Tfs. Entro 30 giorni, l’ente di previdenza, dovrà perfezionare le ulteriori verifiche necessarie e dare comunicazione alla banca della presa d’atto della firma del contratto. Entro due settimane il pensionato si vedrà accreditata la sua buonuscita.

 

Possono richiedere l’anticipo del tfs non solo i lavoratori in pensione di vecchiaia o anticipata ma anche quelli usciti con Quota 100. La proposta risaliva al Conte 1 ma mancavano i decreti attuativi. La lunga attesa ha riproposto la questione burocratica che impone questo step che, spesso e volentieri, causa rallentamenti.

Per il TFS anticipato stesse regole del TFR?

Con questo tassello finalmente il trattamento dei dipendenti privati viene equiparato a quello dei lavoratori pubblici. I primi infatti avevano già la possibilità di richiedere il tfr in unica soluzione poco dopo la pensione. I secondi invece, oltre ad aspettare anche anni, potevano ricevere solo il tfs a rate. E questa situazione nonostante il parere contrario in merito espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza n.

159 del 2019.