Per richiedere il reddito di cittadinanza, come sappiamo, bisogna rispettare alcuni requisiti, prima di tutto di tipo reddituale, ma non solo. Ad esempio, un cittadino privo della residenza anagrafica non può richiedere il sussidio. Ed è così che possono accadere delle situazioni al limite del paradossale.
Per ottenere il beneficio, alcuni soggetti stranieri avrebbero ben pensato di prendere in affitto una residenza turistica nel comune di Zapata (un’incantevole località montana situata in Friuli-Venezia Giulia) per tutto l’anno. Vediamo meglio cosa è successo.

Reddito di cittadinanza, la storia che fa eco dalle Dolomiti

La vicenda è stata raccontata da “ilfriuli.it”, dove a Sappada, nel cuore delle Dolomiti, un’operatrice dell’Ufficio turistico ha ricevuto una richiesta a dir poco insolita. Una persona, probabilmente straniera, era interessata ad un lungo soggiorno (almeno un anno). Nel comune si è soliti affittare soltanto per la stagione estiva o invernale, ma fin qui nulla di strano.
Il problema è che, subito dopo, il soggetto avrebbe specificato che l’affitto di 12 mesi sarebbe servito per richiedere la residenza nel comune montano, necessaria per ottenere il reddito di cittadinanza.
Insomma, è il caso di dirlo, c’è pure chi richiedere il reddito di cittadinanza per ottenere un anno di villeggiatura.
Ricordiamo che il beneficio economico si compone di due parti:

  • la prima che consente di integrar il reddito familiare;
  • la seconda, invece, è destinata a chi è in affitto. In particolare, si ha diritto ad un’integrazione di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro ennui (280 euro al mese).

È possibile che uno straniero affitti una casa per ottenere il sussidio?

Non conosciamo tutti i dettagli della vicenda appena riportata. Ad ogni modo, il riconoscimento del reddito di cittadinanza agli stranieri non è così automatico.
Un cittadino privo della residenza anagrafica, infatti, non può richiedere il beneficio.
Come si legge nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“il cittadino privo di residenza anagrafica, prima di richiedere il reddito di cittadinanza deve chiedere al Comune nel quale è abitualmente presente l’iscrizione anagrafica.

Il Comune dovrà inoltre verificare con riscontri oggettivi la permanenza continuativa in un Comune Italiano negli ultimi due anni e la permanenza anche non continuativa per 10 anni”.