I dipendenti di Alitalia entreranno in sciopero il prossimo 6 luglio. Lo stop al lavoro è stato proclamato dai sindacati del comparto volo e trasporti come protesta conseguente allo sblocco dei licenziamenti varato dal governo. Misura attesa, ma inadatta a un settore ancora molto stressato.

Come noto, dal 1 luglio 2021, i datori di lavoro potranno tornare a licenziare il personale, benché in maniera selettiva. Le aziende in crisi, come Alitalia, finora tenute a galla con il sostegno pubblico saranno le prime coinvolte. Anche perché, nonostante la fine dei lockdown e la ripresa degli spostamenti, restano in profonda sofferenza.

Alitalia: nuovo sciopero generale

Alitalia merita particolare attenzione, poiché, al di là della crisi pandemica, la compagnia di bandiera sarà liquidata e ridimensionata sotto il nuovo marchio Ita. Questa sarà composta da metà del personale di volo e non più di una cinquantina di velivoli.

7.500 dipendenti saranno quindi licenziati e assorbiti presso altre aziende con contratti di lavoro diversi. Il licenziamento scatterà quindi non appena sarà rimosso il blocco, cioè a partire dal 1 luglio. Anche se si presume che, per non compromettere la stagione turistica, ciò avverrà a fine agosto o primi di settembre.

Pertanto è stato proclamato uno sciopero generale martedì 6 luglio di 24 ore per di tutto il personale del trasporto aereo. A proclamare la protesta unitariamente sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo.

No ai licenziamenti

Lo sciopero di Alitalia non è quindi casuale e per motivi legati ad aumenti salariali. Come scrivono i sindacati in una nota:

“alla base dello sciopero l’opposizione netta ai licenziamenti nel settore, uno dei più colpiti dalla pandemia, la richiesta di una sede di confronto interministeriale permanente e l’istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l’avvio di una riforma per garantire il riordino del sistema aeroportuale, l’applicazione delle regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo“.

Stipendi giugno pagati

Intanto, fonti governative, assicurano il pagamento degli stipendi del mese di giugno al personale Alitalia. A differenza dei mesi precedenti, questa volta tutto sembra andare per il verso giusto e nei tempi regolari.

Il governo ha infatti erogato di 40 dei 100 milioni promessi ad Alitalia in amministrazione straordinaria per garantirne la continuità fino al compimento del passaggio a Ita. In una nota di Palazzo Chigi, è sottolineata l’esigenza “di scongiurare un ulteriore aggravamento dello stato di criticità finanziaria in cui attualmente versa Alitalia.

Lo scopo del finanziamento in extremis è quello di consentire la copertura del fabbisogno finanziario necessario a scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto passeggeri e garantire la continuità territoriale. Ciò in attesa delle valutazioni di Bruxelles sul piano di trasferimento delle attività al miglior offerente.