C’è un importo al di sotto del quale non si paga l’IMU anche se l’immobile è soggetto al tributo. Bisogna comunque fare distinzione tra acconto e saldo. Ricordiamo, che:

  • l’acconto IMU 2023, si deve pagare entro il 16 giugno 2023;
  • il saldo IMU 2023, si deve pagare entro il 18 dicembre 2023 (il 16 dicembre è sabato).

Il pagamento si fa con Modello F24. Chi ha partita IVA è obbligato al Modello F24 telematico. Solo i NON titolari di partita IVA possono fare l’F24 cartaceo, ma solo se non ci sono credito compensati.

L’IMU si può versare anche con bollettino di c/c postale. Anche questa strada è percorribile solo dai NON titolari di partita IVA quando non ci sono crediti da compensare.

Al 30 giugno 2023 doppio appuntamento con la Dichiarazione IMU. Entro questa data, infatti, bisognerà presentare sia quella 2023 che 2022.

L’importo minimo IMU

Il legislatore stabilisce un importo minimo per il versamento. Se l’IMU da pagare per l’anno d’imposta di riferimento è al disotto di questo importo, il versamento non è dovuto.

Attualmente, la soglia è fissata a 12 euro. Tale importo minimo deve intendersi riferito all’imposta complessivamente dovuta per l’anno e non alle singole rate di acconto e di saldo.

E’ data, comunque, facoltà ai comuni di deliberare un importo minimo IMU più elevato. L’IMU, ricordiamo, è un tributo di competenza del comune in cui si trovano gli immobili. Ogni comune, nell’ambito delle propria autonomia decisionale, può deliberare aliquote, agevolazioni, ecc. Il tutto nel rispetto di quanto stabilito a livello legislativo.

Esempio 1

Il sig. Antonio è esclusivo proprietario di un immobile. L’IMU complessiva dovuta per il 2023 ammonta a 10 euro. Di questo importo, 5 euro andrebbero pagati come acconto IMU 2023 entro il 16 giugno e i restanti 5 euro, entro il 18 dicembre. In tal caso, il sig. Antonio può non pagare né acconto né saldo, in quanto l’importo IMU 2023 complessivo è inferiore a 12 euro.

Esempio 2

Francesco e Giovanna sono marito e moglie e hanno la comproprietà al 50% di un immobile. Supponiamo che l’IMU complessivamente dovuta per l’immobile è di 18 euro, di cui il 50% (quindi, 9 euro) dovrà pagarlo la moglie e l’altro 50% dovrà pagarlo il marito. In tal caso, anche se l’IMU dovuta da ciascuno è inferiore a 12 euro (importo minimo) bisogna comunque pagare perché l’IMU complessiva è 18 euro (pertanto superiore all’importo minimo). Quindi, ognuno di loro pagherà sia acconto IMU 2023 che saldo IMU 2023.

L’acconto IMU 2023 non si paga

Non bisogna, dunque, pagare acconto IMU 2023 se l’importo complessivo (acconto + saldo) è sotto l’importo di 12 euro (o altro importo deliberato dal comune).

L’importo minimo deve essere considerato con riferimento all’IMU complessivamente dovuta per l’anno d’imposta anche in caso di comproprietà

Quindi, se la somma IMU dovuta da ciascun comproprietario per uno stesso immobile è al disotto dell’importo minimo, allora, ciascuno di loro, può non pagare.