Lo scorso gennaio ho presentato un modello Redditi per correggere l’omessa indicazione di un reddito nel 730 precompilato 2020. Si trattava di una spesa sanitaria. La correzione era a mio sfavore ossia ha comportato la spettanza di un credito inferiore rispetto a quello indicato nella dichiarazione originaria. Il credito l’ho utilizzato per pagare l’IMU in F24, solo per la parte legittimante spettante.

Detto ciò, la presentazione di una dichiarazione integrativa comporta la variazione dei termini di accertamento della dichiarazione originaria?

La correzione del 730 precompilato: il 730 integrativo e il modello Redditi

Prima di rispondere al suo quesito è importante chiarire perchè è dovuto ricorrere al modello Redditi e non al 730 integrativo.

Il 730 integrativo può essere presentato entro il 25 ottobre del periodo d’imposta successivo a quello cui si riferisce la dichiarazione da integrare. Ad esempio, in relazione al 730/2020, da presentare entro lo scorso 30 settembre 2020, il 730 integrativo poteva essere presentato entro il 26 ottobre 2020. Il 25, scadenza ordinaria cadeva di domenica.

Si può ricorrere al 730 integrativo solo laddove il contribuente, deve apportare delle modifiche a suo favore: minor debito Irpef; maggior credito; imposta invariata; ecc.

Il 730 integrativo deve passare per forza da un Caf o da un professionista abilitato. Anche in caso di assistenza precedentemente prestata dal datore di lavoro. Il contribuente che presenta il mod. 730 integrativo deve esibire la documentazione necessaria al Caf o al professionista abilitato per il controllo della conformità dell’integrazione che viene effettuata. Attenzione, se l’assistenza sul mod. 730 originario era stata prestata dal sostituto d’imposta occorre esibire al Caf o al professionista abilitato tutta la documentazione.

Nel suo caso specifico, si è trattato di correggere un errore che ha comportato una situazione a lei più favorevole. Da qui, se l’integrazione o la rettifica comporta un minor credito o un maggior debito è necessario ricorrere al modello Redditi. in tali casi non è possibile presentare il 730 integrativo.

Il modello Redditi, a correzione della dichiarazione originaria, può essere presentato entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione da correggere.

I termini di accertamento per il 730 precompilato

In materia di imposte sui redditi, il termine di notifica degli atti di accertamento dell’Agenzia delle entrate è regolato dall’art.43 del DPR 600/73.

Nello specifico:

  • gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione;
  • nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l’avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.

I termini di accertamento e le dichiarazioni integrative: la risposta al lettore

Fatta tale doverosa ricostruzione, arriviamo a rispondere al suo quesito.

Al comma 640 della Legge 190/2014, Legge di stabilità 2015 è disposto che, in caso di dichiarazione integrativa i termini di accertamento decorrono dalla presentazione della dichiarazione integrativa solo per gli elementi oggetto di integrazione rispetto alla dichiarazione originaria.

Nel suo caso, l’allungamento di un anno dei termini di accertamento (la dichiarazione integrativa è stata presentata nel 2021 rispetto a quella da correggere presentata nel 2020), vale solo in riferimento al reddito integrato.