A partire dal 2 maggio, i contribuenti potranno accedere alla loro dichiarazione precompilata 2023, riferita ai redditi 2022. L’acceso alla dichiarazione può essere effettuato direttamente dal contribuente o anche tramite: sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato quale il commercialista o il consulente del lavoro.

Una volta effettuato l’accesso al portale dell’Agenzia delle entrate, il contribuente accede tramite SPID, CIE o CNS, è possibile consultare: la dichiarazione precompilata nonchè l’elenco delle informazioni attinenti alla dichiarazione 730 precompilata disponibili presso l’Agenzia delle entrate, con distinta indicazione dei dati inseriti e non inseriti nella dichiarazione 730 precompilata stessa e relative fonti informative.

Dunque, facciamo riferimento al c.d. prospetto informativo. Nel prospetto sono indicate anche le spese risultanti dagli scontrini della farmacia.

Detto ciò, da quest’anno, coloro i quali intendono delegare il Caf all’accesso alla dichiarazione precompilata, potranno farlo tramite una delega digitale. Vediamo come funziona la nuova delega digitale.

Il 730 precompilato. Presentazione diretta o tramite intermediario

Con il provvedimento del 18 aprile, l’Agenzia delle entrate ha fissato le modalità di accesso da parte dei contribuenti e dei soggetti da essi delegati al 730 precompilato 2023.

Nel provvedimento in parola, viene ribadito che anche quest’anno il contribuente può delegare a gestire la dichiarazione precompilata. O delegati possono essere il CAF, il professionista abilitato o il proprio datore di lavoro (sostituto d’imposta).

Questi soggetti devono acquisire apposita delega all’accesso alla dichiarazione precompilata in formato cartaceo ovvero in formato elettronico, unitamente a copia di un documento di identità del delegante.

In caso di acquisizione in formato elettronico, la delega deve essere sottoscritta nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Detto ciò, la delega per l’accesso al 730 precompilato contiene le seguenti informazioni:

  • codice fiscale e dati anagrafici del contribuente;
  • anno d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata;
  • data di conferimento della delega;
  • indicazione che la delega si estende, oltre all’accesso alla dichiarazione 730 precompilata  anche alla consultazione del prospetto informativo.

Si ponga attenzione al fatto che il sostituto d’imposta accede al 730 precompilato solo se dalla Certificazione Unica, relativa all’anno d’imposta precedente a quello cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata, risulta aver prestato l’assistenza fiscale.

Ed esclusivamente con riferimento ai contribuenti per i quali ha trasmesso nei termini all’Agenzia delle entrate la Certificazione Unica relativa al periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione 730 precompilata.

730 precompilato tramite Caf. Debutta la delega digitale

Soffermandoci sulla delega al Caf, da quest’anno, in via sperimentale, è introdotta la delega digitale. Documento informatico sottoscritto dal contribuente con una firma elettronica avanzata proposta dal Caf.

Si tratta di una procedura dettagliata nella convenzione stipulata tra il Caf e Agenzia, all’interno della quale il contribuente, prima di confermare la sua intenzione di delegare il Centro di assistenza fiscale, si identifica su un servizio web reso disponibile dall’Agenzia (tramite SPID, CIE o CNS), utilizzando gli strumenti previsti all’articolo 64 del Codice amministrazione digitale.

Molto probabilmente la delega verrà assegnata tramite un terminale elettronico (ad esempio un tablet) sul quale il contribuente apporrà la propria firma “elettronica”.

In tal modo, l’Amministrazione finanziaria è messa al corrente della delega contestualmente al momento del conferimento della stessa.