Nella nostra inchiesta di approfondimento sul Superbonus abbiamo riscontrato che, tendenzialmente, il 110 in condominio crea meno problemi che per le villette familiari. Procedere con i lavori agevolati nel primo caso sembrerebbe più facile anche se non mancano timori e problemi. Soprattutto nel caso in cui si opti per la cessione del credito.

Chi sceglie l’impresa per il 110 in condominio?

Buongiorno Alessandra,
ho letto il suo articolo su investire oggi in merito alla favola del 110 che ho giudicato particolarmente interessante desidero quindi cogliere il suo invito e rivolgerle alcune domande.


Mi trovo nelle condizioni di iniziare le attività attraverso il termotecnico prima e l’impresa poi per ottenere la riclassificazione del mio edificio e il conseguente ottenimento del 110%.
Il consiglio che desidererei avere è quello di aiutarmi a capire come possa io ottenere delle informazioni attendibili sulle imprese che saranno selezionate per eseguire i lavori.
Desidererei inoltre sapere quali documenti e certificazioni l’amministratore del condominio e di conseguenza il Main contractor sono obbligati a rilasciare ai condomini.
Si riesce inoltre a consigliarmi quali errori evitare nella selezione dei professionisti o delle imprese piuttosto che di verificare quali debbano essere le condizioni minime delle stesse per poter operare decorosamente del cantiere e non generare situazioni problematiche nei confronti della qualità del lavoro svolto in seconda battuta dell’agenzia delle entrate che mi pare si possa rivalere sui condomini se i lavori non sono stati svolti come previsto dalla legge.

Abbiamo in realtà già visto quali sono i controlli preventivi da fare sull’impresa a carico del contribuente. In una intervista con un general contractor toscano abbiamo anche visto quali sono gli errori più comuni che i condomini fanno quando avviano il 110, per superficialità o inesperienza. E abbiamo ricordato quanto l’assicurazione o la fideiussione sia importante.

Contratto firmato per il Superbonus: come stare tranquilli

Abbiamo chiesto il parere di un avvocato.

Ecco le conclusioni. Che cosa può o deve fare l’amministratore di condominio?

  1. Affiancarsi preferibilmente di tecnici, professionisti e imprese e fidati.
  2. Sottoporre all’assemblea la possibilità di farsi assistere da un avvocato nella sottoscrizione dei contratti proposti dalle imprese e/o dai professionisti.
  3. Far approvare dall’assemblea ogni contratto (già in fase preliminare).

Occhio in particolare ad alcune clausole. Quelle che attengono i diritti personali, ad esempio, devono prevedere sempre un’autorizzazione a sottoscrivere da parte di ogni singolo proprietario. Facciamo un paio di esempi pratici:

  • se è previsto sconto in fattura o cessione del credito va tenuto presente che parliamo di diritti personali il cui utilizzo non può essere stabilito a maggioranza; una clausola simile presuppone le relative dichiarazioni da parte di ogni singolo condomino.
  • in merito alle varianti in corso d’opera è preferibile e più saggio non lasciare carta bianca all’impresa. Meglio concordare in modo preciso le opere da effettuare e, nell’eventualità di imprevisti, possibili soluzioni approvate dalla Direzione Lavori.

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