La società segnala che per dato comparabile si intende il valore calcolato escludendo gli effetti dovuti all’applicazione del principio contabile IFRS 16.

Conto economico

Tim archivia i primi tre mesi del 2019 con ricavi a 4,47 miliardi (consensus a 4,48 miliardi), in flessione del 4,6% (-2,9% su base organica) rispetto i 4,69 miliardi contabilizzati nel pari periodo del 2018. I vertici segnalano che il calo è dovuto alla Business Unit Domestic per 155 milioni e alla Business Unit Brasile per 54 milioni.

Il margine operativo lordo comparabile si è attestato a  1,79 miliardi (il consensus stimava un dato reported in flessione del 2,4% a 1,75 miliardi), valore sostanzialmente in linea con quello del primo trimestre 2018; il margine sui ricavi è cresciuto dal 38,3% al 40,1%.

Il trimestre si chiude contabilizzando un utile netto di 165 milioni. Il valore, su base comparabile è di 193 milioni e si confronta con i 199 milioni dei primi tre mesi del 2018.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Al 31 marzo 2019 l’indebitamento finanziario netto rettificato di Telecom Italia risulta pari a 25,08 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 25,27 miliardi di inizio anno. L’indebitamento finanziario netto contabile (che include cioè l’IFRS 16) di TIM alla fine del primo trimestre 2019 risulta invece a quota 29,29 miliardi di euro.

Sempre a fine marzo 2019 il cash flow della gestione operativa è stato positivo per 541 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 17 milioni registrano nel corrispondente periodo 2018; il margine di liquidità si è invece attestato a 8,25 miliardi di euro.

Attese

Il management conferma che i valori sono in linea con i target indicati nel piano 2019-2021