Prima Industrie ha reso noti i risultati dell’esercizio 2018 che ha visto un giro d’affari in aumento a 466,9 milioni (+3,9% a/a), grazie soprattutto  alla dinamica del segmento Prima Electro in crescita del 12,6% a 58,9 milioni (12,6% del totale consolidato). Anche la divisione Prima Power chiude l’anno con un miglioramento, più contenuto, del 2,7% a 434,6 milioni, pari al 93,1% del giro d’affari del gruppo.

Considerando l’aspetto geografico si rileva che: l’EMEA  (Europa, Medio oriente ed Africa) registra un aumento a 293,2 milioni (+21,0% a/a) e rappresenta il 62,8% dei ricavi (53,9% nel 2017); le Americhe scendono a 105,9 milioni (-10,3% rispetto al periodo di paragone) e pesano per il 22,7% (26,3% nel 2017); l’APAC (area asiatica del pacifico) diminuisce a 67,8 milioni (-24,0% a/a) ed incide per il 14,3% sul fatturato consolidato (19,8% del 2017).

Nel corso dell’esercizio 2018 gli ordini acquisiti dal Gruppo sono stati pari a 471,2 milioni, in calo del 2,0% rispetto ai 480,6 milioni del 2017. Il portafoglio ordini del gruppo al 31 dicembre 2018 risultava di 169,4 milioni (169,9 milioni al 31 dicembre 2017) e, di questi, 161,2 milioni riguardano il segmento Prima Power mentre i restanti 8,2 milioni si riferiscono al segmento Prima Electro.

Con riferimento alla gestione operativa, l’Ebitda a fine 2018 risulta uguale a 45,1 milioni (9,7% dei ricavi), in progresso del 4,4% contro i 43,2 milioni del precedente esercizio (9,6% dei ricavi); ciò grazie alla divisione Prima Electro che passa da 2,2 milioni del 2017 ai 5,3 milioni dell’esercizio scorso, bilanciando la dinamica negativa di Prima Power (che scende da 41,1 milioni a 40,3 milioni).

Sulla stessa scia l’Ebit sale dai 26,3 milioni del 2017 (5,9% dei ricavi) ai 28,0 milioni del 2018 (6% dei ricavi), con una rispettiva variazione in aumento del 6,5%. Causa, l’andamento del segmento Prima Electro il cui Ebit passa da un saldo negativo di 1,2 milioni nel 2017 ad un valore positivo per 1,3 milioni nell’esercizio sotto esame. In regresso risulta invece la divisione Prima Power che segna un -1,1% a 27,3 milioni.

Infine, la diminuzione degli oneri finanziari netti da 4,4 milioni nel 2017 a 1,4 milioni nel 2018 e del tax rate dal 14,6% al 9,4% hanno implicato una buona performance del risultato finale, che vede un utile netto in aumento del 30,3% dai 18,5 milioni del 2017 (4,1% dei ricavi) ai 24,1 milioni (4,1% dei ricavi) del 2018.

Sul fronte della situazione patrimoniale, il patrimonio netto cresce dai 148,9 milioni di fine 2017 (con un ratio Total asset / Equity del 3,45x) ai 169,8 milioni del 31 dicembre 2018. (con un ratio Total asset / Equity del 3,20x). Si registra l’aumento anche dell’indebitamento finanziario netto, che cresce da 70,4 milioni  (con un ratio Net debt / Ebitda dell’1,63x) a 79,1 milioni (con un ratio Net debt / Ebitda dell’1,75x) con la parte a breve termine che presenta un saldo positivo di 34,1 milioni (positivo per 28,0 a fine 2017).

I flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa si attestano a 11,0 milioni e hanno parzialmente finanziato l’attività di investimento (12,2 milioni), la distribuzione di dividendi (4,3 milioni) e le variazioni di altre attività / passività finanziarie (4,1 milioni).

Alla luce dei suddetti risultati, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,44 euro per azione, maggiore del 10% rispetto a quello elargito nell’esercizio precedente.