IG Group, leader in servizi e prodotti finanziari sia per clienti privati sia per professionisti, quotato al London Stock Exchange e con sede principale a Londra, fornisce un aggiornamento sul mercato delle IPO nel 2020.
In evidenza:
  • Le “Offerte Pubbliche Iniziali” globali e le operazioni di M&A saranno posticipate fino alla seconda metà dell’anno, se non al 2021, sulla scia delle preoccupazioni legate al Coronavirus 
  • Il raffreddamento del mercato delle IPO è causato probabilmente dell’adozione da parte delle aziende di un approccio “wait and see” rispetto al rischio Coronavirus e alla crescita economica potenzialmente più debole 
  • Il 2020 sarà l’anno dei disrupter digitali, con Airbnb e Deliveroo pronti ad entrare nei mercati pubblici 
  • La crescente dislocazione tra valutazione e performance offre agli investitori l’opportunità di capitalizzare i differenziali di pricing delle IPO 
Con i riflettori puntati sul mercato delle IPO dopo un periodo di incertezza durato 12 mesi, il 2020 sembra destinato a generare ulteriore volatilità e incertezza per le aziende che cercano di accedere ai mercati pubblici.
Chris Beauchamp, Chief Market Analyst di IG, prevede che le IPO globali e le operazioni di M&A saranno posticipate al secondo semestre dell’anno, se non fino al 2021, sulla scia delle preoccupazioni legate al Coronavirus. La pipeline di Offerte Pubbliche Iniziali nel Regno Unito rimane forte, ma molte aziende britanniche si muoveranno con cautela per evitare una deludente risposta rispetto alla quotazione sul mercato, data l’incertezza che vige in questo contesto.
IG prevede che Airbnb e Deliveroo saranno molto probabilmente tra le società in prima fila per il lancio di IPO quest’anno, dato che l’appetito degli investitori per le start-up digitali rimane consistente. 
Chris Beauchamp, Chief Market Analyst di IG, ha dichiarato: “Il 2019 è stato un anno positivo per le IPO, con l’arrivo sul mercato di aziende di alto profilo come Uber e Lyft.
Da allora, abbiamo assistito a un raffreddamento dell’interesse per le IPO, in particolare alla luce dell’emergenza Coronavirus, che ha portato a un ambiente di mercato meno favorevole, con un maggiore rischio di una più debole crescita economica. “Di conseguenza, è probabile che vedremo le aziende rimandare i loro piani di quotazione sul mercato alla seconda metà dell’anno, o addirittura nel 2021. Le aziende vorranno vedere come il Coronavirus impatterà sia in termini di dati economici principali che rispetto al proprio trading. “La notizia più grande per il 2020 sarà probabilmente la continua crescita dei disrupter digitali, con Deliveroo nel Regno Unito e Airbnb negli Stati Uniti pronti a quotarsi in borsa. In entrambi i mercati, stiamo vedendo concorrenti che spingono verso settori consolidati”.
Fabio de Cillis, Head of Italy di IG, ha aggiunto: “E’ indubbio che i grey market offrano agli investitori un’opportunità in più quando l’obiettivo è valutare la potenziale performance delle IPO, specialmente nel contesto attuale. Il prezzo, nella fase precedente alla collocazione, oscilla in base alle aspettative sulla capitalizzazione del titolo al termine del primo giorno di quotazione. Se un trader ritiene che l’azienda sia sopravvalutata o sottovalutata, investire sul “mercato grigio” consente di operare prima della quotazione di mercato dei titoli. I trader hanno infatti la possibilità di operare sui movimenti di prezzo delle azioni della società, prima del lancio ufficiale in Borsa. Inoltre, l’andamento stesso del mercato può fungere da indicatore del trend del prezzo delle azioni dopo il lancio dell’Offerta Pubblica Iniziale. Il prezzo pre-quotazione può essere utilizzato anche per cercare di valutare quale sarà la domanda potenziale delle azioni”.